
"Poiché anche il comune di Montelupo , che già ospita sul proprio territorio alcuni migranti in un immobile di proprietà privata a Camaioni , locato con accordo diretto tra la proprietà e la Prefettura , è interessato a vedere incrementato il numero degli accogliendi , e si parla con fondata insistenza di altra proprietà privata in zona le Pratelle , ci sembra condivisibile l’iniziativa dell’Amministrazione comunale di indire un incontro pubblico per spiegare alla collettività i termini esatti della questione , cercando misure che governino la gestione dell’evento piuttosto che subirla.
Premesso che un eventuale diniego dell’Amministrazione comunale , stavolta richiesta di collaborazione , non eviterebbe l’arrivo, perché la Prefettura potrebbe tranquillamente reiterare l’esperienza di Camaioni, circoscrivendo il rapporto alla sola proprietà dell’immobile , pensiamo che un intervento attivo dell’Amministrazione comunale sia positivo , se ed in quanto eviti approcci buonisti e tenga presente che gli interessi da salvaguardare non sono solo quelli degli accogliendi, ma anche quelli della comunità locale, che ha il diritto ad un insediamento che non crei turbative di alcun genere.
Occorrono garanzie preliminari sulla natura dei soggetti che si insedieranno , sia sul piano della sicurezza che dell’aspetto igienico sanitario.
L’accoglienza non può infatti trasformarsi in una sorta di “ razzismo a contrario “, che ignori le legittime esigenze della popolazione locale.
Per il gruppo INSIEME PER MONTELUPO , che non condivide la politica governativa sui flussi migratori , ma che ha consapevolezza dell’esigenza di rispettare la dignità umana, l’intervento del Comune è positivo solo se , ponendosi nell’ottica della collaborazione istituzionale , evita che Montelupo sia teatro di insediamenti al buio.
Ci preoccupa la circostanza che il flusso migratorio abbia coinciso con l’insorgere di focolai di malattie anche rare o con l’incremento della casistica di altre che parevano avere ormai modesta cittadinanza in Italia, e sotto il profilo igienico sanitario la popolazione va incondizionatamente tutelata .
Inoltre non sarebbe una cattiva idea quella di dare anche la sensazione visiva della volontà collaborativa dell’accolto con la comunità che lo accoglie ; per noi meglio un impegno in qualche lavoro socialmente utile , senza intermediazioni di cooperative di scopo palesemente interessate , ma con la garanzia diretta del Comune , piuttosto che assistere allo sprezzante rifiuto del vitto o alla contestazione dell’alloggio che provocano sentimenti di avversione da parte delle comunità locali".
Daniele Bagnai, Gruppo consiliare INSIEME PER MONTELUPO
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