
"Perché non applicare, anche a Castelfiorentino, il baratto amministrativo sperimentato, da circa due settimane, nel Comune piemontese di Invorio?
Potrebbe costituire, a mio avviso, uno strumento di politica sociale per quelle famiglie più disagiate che, magari, hanno piccoli debiti tributari già a ruolo e non ancora regolarizzati.
Recuperare un credito, anche di modica entità, è molto difficile, spesso comporta tempo, denaro, risultando poco conveniente.
La possibilità del baratto, la troviamo disciplinata nell’articolo 24 della legge 164 del 2014.
C’è grande bisogno di riqualificare il territorio; con il lavoro di privati, remunerato un tanto l’ora come hanno deciso di fare ad Invorio, si potrebbe migliorare l’immagine del paese, partendo dal tagliare le erbacce, tinteggiare il ponte sul Fiume Elsa e molto altro ancora.
Per il decoro, qualcosa è stato fatto, pensando alla manutenzione di alcune aree a verde, grazie ad accordi con le associazioni presenti sul territorio.
Adesso, Falorni, che ha tanto a cuore la cura dell’ ”essenziale”, ha il dovere di provare l’operazione “baratto” amministrativo.
A mio avviso, l’iniziativa, riscuoterebbe un grande successo, contribuendo ad aumentare il senso civico all’interno della nostra comunità".
Carlo Andrea Zini, capogruppo Insieme per Cambiare Castelfiorentino
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