Agricoltura in Provincia nella morsa del maltempo, delle tasse e della burocrazia: il punto dell'Unione Agricoltori

E' un quadro di generale difficoltà quello con cui l'agricoltura pisana ha chiuso il 2014 per arrivare alla prima metà dell'anno in corso. L'ha detto il presidente dell'Unione Agricoltori della Provincia di Pisa Alessandro Stassano al'assemblea dei soci. Il 2014, se si eccettua il vitivinicolo, è stato uno degli anni peggiori per l'agricoltura pisana. Eventi atmosferici calamitosi e parassitosi di varia natura hanno aggravato una condizione di generale difficoltà delle imprese che, a fine anno, scendono a quota 3.623.

"I mercati, infatti, non consentono di collocare con profitto i prodotti ed un carico burocratico e degli adempimenti, eccessivo per le aziende del settore, soffoca le imprese. A livello provinciale, inoltre, si è aggiunta l’introduzione dell'Imu per i territori svantaggiati, aumentando così la pressione fiscale". Per quanto concerne la produzione, nel 2014, si è registrato un incremento di quasi il 50% delle superfici investite a grano duro con rese superiori alle medie storiche, ma con qualità scadente a causa alle straordinarie piogge dei mesi estivi. Buone sono invece state le quotazioni, ma solo quando gran parte della produzione era già stata venduta. Stesso trend per il grano tenero che ha registrato un incremento delle superfici del 52,8% portandosi a 6.478 ettari. I pessimi risultati qualitativi hanno determinato una rilevante flessione dei prezzi  Il girasole, altra importante coltura della nostra provincia, ha subìto una forte riduzione delle superfici passando dai 7.274 ettari del 2013 ai 4.288 del 2014.

Le produzioni hanno avuto situazioni diversificate sul nostro territorio ma, in ogni caso, l'annata non è da annoverarsi tra quelle positive. Il mais, con 1.382 ettari, ha registrato una riduzione di circa il 50% delle superfici, ma con rese che hanno provocato un crollo verticale del prezzo. Stassano ha sottolineato la speranza che, come promesso, venga abolita l'Imu agricola. Ma le critiche di Stassano alla politica sono state anche altre «La Regione Toscana è stata tra le prime ad inviare a Bruxelles i Psr 2014-2020 e ce ne congratuliamo – ha rilevato Stassano – Ma serve comunque un tavolo permanente con la nostra Regione per affrontare l’emergenza legata alla attuazione della Pac, risolvere nodi cruciali, causati dal sistema informativo agricolo e soprattutto regolamenti chiari e intellegibili da chiunque». Poi il caso dell’abolizione delle province e del vuoto che si è creato: «Siamo così rimasti senza interlocutori ed il semplice smantellamento senza un nuovo impianto organizzativo penalizza non poco gli interessi del mondo agricolo. Siamo sempre in attesa che si realizzi quell’Area Vasta, di cui da tanto si parlava».

Fonte: Ufficio Stampa

Notizie correlate



Tutte le notizie di Pisa

<< Indietro

torna a inizio pagina