
Il 30 luglio è Festa Nazionale in Marocco, Festa del Trono, una delle ricorrenze più importanti del Paese.
Quest’anno si celebra il sedicesimo anniversario dell’intronizzazione di Sua Maestà il Re Mohammed VI, 18° sovrano della dinastia Alaouita. In quest’occasione il Re pronuncia alla nazione un discorso in cui illustra l’andamento del Paese e presenta i progetti futuri. Pubblicheremo il testo prossimamente.
Durante 2015, il Marocco ha conosciuto evoluzioni straordinarie sia all’interno del Paese che nel suo rapporto con il mondo, grazie alla sua stabilità e alla sua singolarità garantite dalla monarchia con i suoi tredici secoli di radicamento e di legittimità storica e spirituale.
Certamente, nel momento in cui la crisi economica ha destabilizzato i mercati e le strutture in diversi paesi, il Marocco continua ad essere una meta che attrae i vari investimenti dei capitali, aziende ed operatori stranieri, segno di fiducia e eccellenza della reputazione marocchina, caso che non lo è nei paesi vicini dove regna il caos, la tensione e l’insicurezza per il futuro. Questo exploit marocchino è stato realizzato grazie anche all’ambiente economico, alle strutture e l’infrastrutture marocchine adatte alle norme internazionali.
Di fronte alle menacce terroristiche nel Maghreb e il Mediterraneo, il Marocco s’è attivato coniugando la lotta sul piano ideologico e religioso contro i discorsi d’estremismo e la lotta sul piano della sicurezza, smantellando diverse cellule terroristiche che minacciano la sicurezza del Paese. L’esperienza marocchina è politicamente riconosciuta e salutata dagli USA e l’UE.
Sotto l’impulso del Re Mohammed VI, il Marocco conforta il suo ruolo e la sua posizione di potenza regionale inevitabile, oltre ad essere una influenza maggiore economica, politica e religiosa nel continente con molteplici tour Reali in diversi paesi africani per consolidare la cooperazione Sud-Sud, Mohammed VI Amir Al Mouaminine (Comandante dei credenti) diffonde ai paesi africani l’Islam tollerante e moderato per combattere i tentativi estremisti che ispirano la violenza e la destabilizzazione dei paesi. L’istituzione della Fondazione Mohammed VI degli Ulema Africani, nel 2015 sotto la presidenza effettiva del Sovrano, per unificare e coordinare gli sforzi degli ulema musulmani marocchini in una trentina di Stati africani è stata un altro exploit marocchino per la lotta all’ignoranza, all’oscurantismo e all’estremismo religioso.
Questa leadership politica e religiosa permette al Marocco d’essere un attore di spicco maggiore nelle soluzioni dei conflitti della regione e d’occuparsi questo ruolo ambizioso da mediatore per aiutare un continente in preda a suoi demoni comunitari e religiosi a superare le sue tensioni. Non è per caso che l’accordo di pace tra i libici in conflitto è firmato proprio sulla terra marocchina nel 2015.
Cosi, il Marocco, sotto la saggia guida di Sua Maestà il Re Mohammed VI, che gode una grande reputazione internazionale, possiede le basi economiche, politiche e religiosi necessarie che permettano ad affrontare le sfide dello sviluppo, della sicurezza e di una cooperazione internazionale promettente per un futuro migliore e prospero.
Auguri Sua Maestà il Re Mohammed VI!
Fonte: Ufficio Stampa
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