Sempre peggio al Bar della Cooperativa San Luca, la società latita e non risponde, ma si fa sentire invece con le lettere di licenziamento.
Solo pochi giorni fa a causa del comportamento societario, la Filcams Cgil e Uiltucs sentiti i lavoratori, hanno indetto uno stato di agitazione con conseguente prima giornata di sciopero, perché non escludiamo nuove giornate visto che la società non si fa sentire.
Hanno già inviato due lettere di licenziamento, a una persona in malattia e un'altra, a una persona che invece ha fatto sciopero e sembra ce ne sia una terzia in arrivo. Richiedere i diritti in questa società non è lecito e questo deve far riflettere tutti ASL in testa, si deve lavorare, non vieni pagato e devi pure stare zitto.
Non riusciamo a capire come un presidente, dipendente ASL e che fino a poco tempo fa vestiva anche i panni del rappresentante sindacale, dovrebbe sapere molto bene come funziona il mondo del lavoro almeno dal lato del dipendente, non ci piace che si utilizzi il personale senza un minimo di rispetto, ci sono due mesi non pagati oltre alla 14^ mensilità e non si possono neppure avanzare richieste per sapere come e quando i lavoratori devono essere retribuiti.
Riteniamo che se la società si trova in queste condizioni, forse ha qualche responsabilità, ma questo non ci interessa, la cosa interessante è che le persone che lavorano devono essere retribuite in maniera chiara e nei tempi dettati dai contratti di lavoro.
Ci siamo attivando presso la Direzione del lavoro di Lucca per cercare di risolvere le questioni, a un tavolo istituzionale, se l'azienda ha difficoltà economiche, venga al tavolo e ce lo dica chiaramente e insieme vediamo come possiamo fare per risolvere la questione, partendo ovviamente da un piano di rientro, ma se latita e non risponde alle nostre richieste formulate per scritto e verbalmente anche sl suo consulente del lavoro e non risponde, certo la cosa non ci piace, sembra non voglia avere rapporti con il sindacato.
Se riusciamo ad avere un contatto con la società bene, altrimenti riteniamo di fare anche passaggi che avremmo evitato visto i documenti che abbiamo in mano, ma vorremmo rispetto per tutte le persone in ugual misura, sapere che alcuni lavoratori forse tutti, hanno avuto una retribuzione e altri ancora devono averla, la cosa è raccapricciante, significa mettere un dipendente contro l'altro.
Non ci interessa scioperare e alzare barricate, ci interessa trovare delle soluzioni, noi siamo disponibili a cercarle con la società, basta che questa apra canali di comunicazione.
Umberto Marchi, FILCAMS CGIL LUCCA e Giovanni Sgrò, UILTUCS LUCCA
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