Tagli e spettanze non pagate: presidio dei lavoratori Mibact, a rischio servizi e aperture di musei

Stamani davanti alla sede della Ragioneria Territoriale di Stato di Firenze c'è stato un presidio unitario (Fp Cgil Firenze, Cisl Fp Firenze e Uilpa Firenze) dei lavoratori del Ministero dei beni e delle attività culturali (Mibact), per protestare contro il mancato pagamento del Fondo di produttività e per il continuo taglio delle risorse. Hanno spiegato i sindacati: “L’economia della nostra città è sostenuta in gran parte dalla cultura e dal turismo. Stupisce che il Governo continui in una politica di tagli delle risorse che penalizza fortemente non solo i lavoratori che devono subire il mancato pagamento delle spettanze, ma anche la struttura economica e produttiva di Firenze come delle altre città italiane che basano in prevalenza la loro economia su cultura e turismo”.  A rischio servizi e aperture di musei: è lo scenario che potrebbe prospettarsi nelle mobilitazioni dei lavoratori in caso di mancate risposte.

Il presidio fiorentino fa parte di un'iniziativa di protesta lanciata a livello nazionale dai sindacati di categoria per “reclamare rispetto e riconoscimento verso il personale dei Beni culturali, e la valorizzazione delle loro professionalità come leva indispensabile di rilancio del patrimonio culturale italiano. Se negli ultimi anni 15 anni il flusso di visitatori è aumentato e con esso gli introiti - dicono i sindacati - è merito anche degli accordi sulla produttività che abbiamo sottoscritto, e che hanno permesso di tenere aperti i siti culturali in gestione statale per 11 ore al giorno e 362 giorni l’anno. Eppure sono anni che il Ministero dell’Economia, nonostante i dati che attestano i guadagni effettivi di produttività e nonostante le annunciate semplificazioni che avrebbero dovuto velocizzare l’utilizzo dei fondi dedicati, non fa che ritardare il pagamento ai lavoratori delle prestazioni svolte”.

Fonte: Ufficio Stampa Cgil Toscana

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