Triste primato per la Toscana: è la seconda regione per numero di morti sul lavoro. Grosseto, provincia molto a rischio

Seconda regione in Italia per numero di infortuni mortali verificatisi in occasione di lavoro nei primi cinque mesi del 2015, la Toscana conta 27 vittime su un totale di 282 decessi rilevati in tutto il Paese. E il bilancio sale a 37 vittime contando anche i lavoratori che hanno perso la vita in un incidente in itinere (388 in Italia).

Questa la prima istantanea che si definisce nell’indagine dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre sulla base dei più recenti dati Inail.
Ed è Firenze la provincia più colpita della Toscana con 8 infortuni mortali, seguita da Grosseto e Lucca (7), Arezzo e Pisa (4), Livorno, Massa Carrara e Prato (2) e Siena (1).

Intanto, sul fronte dell’incidenza della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa, la Toscana propone un dato piuttosto sconfortante. L’indice, infatti, arriva a 17,4 ed è ben al di sopra della media nazionale pari a 12,6. Un risultato che pone la regione al 4° posto nella graduatoria italiana del rischio di mortalità lavorativa. Peggio solo Basilicata (dove l’indice è 33,3), Umbria (25,1) e Abruzzo (24,5).

La regione poi, emerge con risultati più che negativi rispetto al panorama nazionale anche nella graduatoria provinciale del rischio di mortalità rispetto alla popolazione lavorativa: Grosseto fa registrare un indice di 64,1 (praticamente 5 volte sopra la media) ed è seconda in Italia solo a Benevento (67,8).

Per quanto riguarda l’analisi dei settori più esposti al rischio, l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre spiega come sia quello delle costruzioni quello maggiormente coinvolto dall’emergenza con 4 morti bianche. Seguono: le attività manifatturiere (3 vittime), i trasporti e magazzinaggi e il noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (2); e il commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli (1).

La maggior parte delle vittime (13) aveva un’età compresa tra i 50 e i 59 anni; 9 i lavoratori che avevano un’età compresa tra i 40 e i 49 anni. 11 le vittime ultrasessantenni.
Sono 3 le donne che hanno perso la vita sul lavoro. Mentre gli stranieri deceduti da gennaio a maggio sono 9 (1 in itinere).

I dati sopra citati sono disponibili attraverso la pubblicazione mensile sul sito www.vegaengineering.com.

Ci auguriamo che il comunicato e le tabelle statistiche possano diventare un utile strumento di lavoro per Voi e che possano trovare diffusione al fine di contribuire a diffondere la cultura della sicurezza tramite una diffusa sensibilizzazione.

Fonte: Ufficio Stampa

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