Salta l'accordo sulla mobilità per la cooperativa Orizzonti: l'allarme dei sindacati

Il 7 aprile abbiamo ricevuto dalla Cooperativa Orizzonti la comunicazione dell'apertura della procedura di mobilità di 14 lavoratori addetti  al settore-manutenzione del verde, su 93 unità lavorative.

Da allora  come O.O.S.S FP CGIL E FISASCAT DELLA CISL e gli RSA dell'azienda,abbiamo intrapreso una trattativa con la Cooperativa,  al fine di ridimensionare il numero degli esuberi e mantenere l'occupazione,

Il  9 Giugno 2015, dopo vari incontri e approfondimenti con la Cooperativa  sono emerse a nostro giudizio, alcune perplessità nell'organizzazione del lavoro, sia sul l'utilizzo delle ferie,sia sullo lo svolgimento  di ore di straordinario.

A fronte di tali perplessità abbiamo chiesto un piano aziendale e   un  prospetto  aggiornato  di tutto il personale della cooperativa, che però ci è stato presentato tardi e con dati parziali .

Dopo vari incontri e relative chiusure da parte dell'azienda,non abbiamo trovato un accordo in sede sindacale, di conseguenza la procedura di mobilita' è passata alla fase amministrativa in sede provinciale presso la Città Metropolitana di Firenze, e si è conclusa il 16 luglio 2015 con il mancato accordo.

Tutto quanto ciò è stato condiviso con i lavoratori tramite la convocazione di Assemblee sindacali dai rappresentanti sindacali.

Sappiamo che le difficoltà attuali della Cooperativa Sociale sono oggettivamente ascrivibili ad una crisi che ha colpito tutto il settore dei servizi del verde , spiegabile in buona parte con  i tagli e la riduzione delle risorse subiti dai  Comuni e a cascata dagli Enti appaltatori, e  abbiamo visto che tutto questo già dal 2012, ha generato la perdita  dall'appalto della gestione  e mantenimento del verde del Comune di Empoli.

Quindi è chiaro che la salvaguardia del settore e degli addetti deve passare anche attraverso una lotta generale contro gli appalti al massimo ribasso e “similari”, che ormai hanno preso campo anche nei Comuni del Circondario .

Ma per quanto ci riguarda anche nella oggettiva difficoltà del momento potevano e dovevano essere adottate dalla Cooperativa  azioni e soluzioni diverse , che avrebbero permesso sia la salvaguardia del personale ,sia quella della retribuzione.

Ad esempio una più equa redistribuzione in tutti i settori dell'orario di lavoro, oppure una corretta gestione delle ferie del personale.

Ma queste ed altre soluzioni che da parte nostra erano state proposte alla Cooperativa non sono state accolte, perché si è preferito far saltare la trattativa , con il palese obbiettivo di avere “carta bianca” nella gestione degli esuberi.

Riteniamo tutto ciò un fatto gravissimo che mal si colloca nella storia contrattuale del settore e del territorio, per questo se nei prossimi giorni, non avremo chiari segnali sulla trattativa, ci troveremo costretti ad adottare tutte le contro misure del caso.

 

 

 

Fonte: Ufficio Stampa

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