Lo stemma vescovile di Beato Del Corona all'asta per beneficenza

Lo stemma vescovile del Beato Del Corona messo all'asta

Tra meno di due mesi Mons. Pio Alberto Del Corona, già Vescovo di San Miniato, Livornese, ex Priore di San Marco a Firenze sarà proclamato Beato e in vista di tale evento l’Associazione Firenze Promuove ha deciso di mettere all’asta per beneficenza lo Scudo con lo Stemma Vescovile del Beato Del Corona, scudo che è stato esposto per alcuni anni sulla facciata del  Monastero fiorentino delle Suore da lui fondate e dove Mons. Del Corona è sepolto.

Lo scudo potrà essere custodito ed esposto nella propria abitazione, ufficio o sede associativa, oppure regalato alla propria parrocchia o ad un istituto religioso del proprio territorio, come  donato al proprio vescovo, sindaco o altra personalità in ricordo del Beato.

Tutti coloro che vorranno partecipare all’asta dovranno inviare ENTRO DOMENICA 2 AGOSTO 2015 una e-mail all’indirizzo: firenzepromuove@firenzepromuove.it indicando la cifra offerta e ogni recapito personale.

Solo per chi non ha una e-mail è possibile fare l’offerta inviando un sms al 328/8785360.

La somma che verrà fuori da questa asta benefica sarà messa al 50% a disposizione del nuovo Vescovo di San Miniato non appena questi verrà nominato da Papa Francesco, mentre l’altro 50% sarà messo dall’Associazione Firenze Promuove a disposizione delle cerimonie e attività che saranno per il 50° dell’Alluvione di Firenze del 4 novembre 1966 e per il 50° della visita di Papa Paolo VI a Firenze alluvionata la notte di natale del 1966.
“Da oltre 13 anni – ha detto il Presidente di Firenze Promuove, Franco Mariani – custodiamo nel nostro archivio storico questa preziosa reliquia del futuro Beato, e ora che si avvicina la cerimonia di beatificazione ci è parso naturale lanciare questa iniziativa benefica che possa portare beneficio alla diocesi di San Miniato dove il livornese Del Corona fu Vescovo. Infatti sarà il nuovo Vescovo di San Miniato a decidere a chi destinare il 50% della somma che verrà raccolta con tale asta, mentre l’altro 50% andrà per sostenere gli eventi legati al 50° dell’Alluvione di Firenze e della visita di Papa Paolo VI a Firenze alluvionata la notte di Natale del 1966.

Un oggetto non sacro ma di una forte valenza artistica e sentimentale ed è proprio per questo motivo che abbiamo deciso di metterlo all’asta affinché possa ritornare tra la gente, ma allo stesso tempo possa essere anche strumento di aiuto materiale a chi ne ha bisogno secondo le decisioni del nuovo Vescovo, successore di Mons. Del Corona. Chissà chi si assicurerà lo Scudo, se qualche fedele della diocesi di San Miniato, oppure qualche livornese concittadino di Del Corona, o qualche fiorentino, visto che per anni è stato Priore del Convento Domenicano di San Marco, dove ha fondato anche una congregazione religiosa femminile”.

Lo scudo con lo stemma vescovile viene messo sulla facciata del Palazzo Vescovile o sulla facciata della chiesa di cui è titolare ed è uguale, come forme e modello, a quello che si trova sopra ogni caserma di Carabinieri o Guardia di Finanza.

DESCRIZIONE DELLO STEMMA: lo stemma del Vescovo Pio Alberto Del Corona si divide in due sezioni orizzontali, quella alta allude all’ordine domenicano, quella bassa contiene simboli religiosi di vario tipo. Le fasce orizzontali nera e bianca simboleggiano i colori dell’abito religioso domenicano; il cane con la torcia accesa in bocca e la stella (di otto raggi) più in alto sono anch’essi tradizionali simboli di San Domenico. Il cane dal mantello bianco e nero, la torcia in bocca, il mondo (il globo terracqueo) rimandano ad una visione avuta dalla Beata Giovanna Aza, madre di san Domenico: aveva visto sé stessa dare alla luce un piccolo cane che, con una torcia in bocca, incendiava tutta la terra.

Da qui il gioco di parole in lingua latina:Dominicani/Domini canes, i Domenicani (che prendono il nome da Dominicus, che a sua volta prende il nome da Dominus, il Signore) sono i cani del Signore. La stella, spesso raffigurata sulla fronte del Santo, ricorda la stella vista dalla nutrice sulla fronte del neonato Domenico al momento del battesimo. Fra il cane e la stella vi è una corona infilzata da un ramo di giglio e da un ramo di palma; il giglio rappresenta la verginità, la palma il martirio. Il probabile significato complessivo è che la verginità e la disponibilità al martirio hanno come giusto premio la corona.La sezione inferiore dello stemma ha uno sfondo di color rosso, che indica l’amor di Dio.Il giglio bianco centrale rappresenta la Giustizia e probabilmente anche Firenze, la città dove Mons.Pio ha iniziato la vita religiosa e il ministero sacerdotale. I due leoni simboleggiano la Fortezza e la Generosità, le due lance da essi tenute simboleggiano l’Onore. Il rosario da cui pende la croce greca rappresenta la Devozione.

Fonte: Firenze Promuove

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