
In tanti pensano ancora che il Presidente del Consiglio sia un “burlone”, uno che ogni tanto ne spara una per mantenere alto lo spread della sua visibilità mediatica pubblica. Con un “twueet” aveva tuonato che i Corpi di Polizia in Italia sono troppi e che avrebbe chiuso la Forestale. Così ieri la “sua paladina”, la Ministra Madia, ha sostenuto e fatto approvare un provvedimento della riforma della Pubblica Amministrazione che prevede il contrario di quanto conteneva un atro provvedimento approvato in Senato. Da Palazzo Madama era stato dato un “Sì” alla riforma del CFS condizionato dal fatto che indipendentemente dalla riforma stessa che si fosse realizzata andava mantenuta e salvaguardata la unicità delle “funzioni” svolte dal CFS.
Invece la Ministra Madia ha fatto votare un provvedimento che smembra le funzioni, le disperde tra più soggetti ed ipotizza la Militarizzazione del Corpo Forestale dello Stato, facendo transitare gli Addetti nell’Arma dei Carabinieri. Nei decenni lo Stato aveva trovato una serie di punti fermi nello status giuridico delle Forze di Polizia che compongono il Comparto Sicurezza: 3 Corpi ad Ordinamento Civile (la Polizia di Stato, la Polizia Penitenziaria ed il Corpo Forestale appunto) e altri 2 ad Ordinamento Militare (la Guardia di Finanza e l’Arma dei Carabinieri). Tra l’altro il CFS è stato il primo dei Corpi, prima della 2^ guerra mondiale, ad essere smilitarizzato e reso civile, tanto che l’operazione odierna è incomprensibile. Uomini e Donne del CFS che hanno un rapporto di lavoro improntato ad un sistema partecipativo avanzato nelle scelte tra la Catena di Comando e le Rappresentanze Sindacali del Personale, che per “zittirli entrambi” s’ipotizza volerli riportare nell’alveo giuridico militare.
Ma questa scelta ipotizzata dal Governo non produrrà neanche nessun risparmio economico per la spesa pubblica. Infatti il 90% della spesa di gestione del CFS è per la gestione del Personale. Se questo lo fai transitare in altri Corpi e/o altre Amministrazioni dello Stato non risparmi niente perché quella spesa rimane tutta. Da fare c’era sì, ma chiarezza, per evitare sovrapposizioni di funzioni da parte di altri nei compiti che sono e che secondo noi dovrebbero restare all’unico Corpo di Polizia che si occupa di reati ambientali, agroalimentari e simili.
Ma il CFS conta solo 7000 unità in Italia, con circa 1200 postazioni che presidiano il territorio, molte in ambienti dove l’unica presenza dello Stato è appunto il Comando Stazione CFS. Con questi numeri appare chiaro che altri Corpi dello Stato (Carabinieri per primi, ma anche la Guardia di Finanza ed altri) abbiano creato nel tempo Reparti e specializzazioni che nulla c’entrano con le loro funzioni istituzionali. Controlli alla filiera dei rifiuti, dell’agroalimentare, degli allevamenti di bestiame, dell’inquinamento ambientale, vedono questi Corpi dello Stato numericamente più numerosi e con una folta schiera di “generali” di cui doverne giustificare l’impiego per mantenere tutti al libro paga dello Stato, aver goduto di consenso politico e di sostegno per creare Strutture che sovrappongono funzioni che erano ed ancora sarebbero del CFS. Ma la Forestale è “piccolina”, si chiude alla svelta ed ha meno “vertici” che reclameranno.
E allora avanti tutta, con il “twueet” del Capo del Governo, che è anche il massimo esponente di un Partito che si definisce (tanto da averlo scritto nel nome) democratico. Tanto democratico che fa una riforma come quella di sopprimere un Corpo di Polizia e che – ad oggi – ancora non si siede con i Sindacati del Personale per spiegare cosa vuol fare. E se non era democratico cosa facevano ? E ci sia permesso anche rivolgere un pensiero a Tutte le Rappresentanze, Sindacali e dei Cocer, delle altre Forze di Polizia: Il silenzio generale di queste Strutture è grave, sintomatico di egoismi e menefreghismi che dimostrano come il problema – fin quando non li riguarda direttamente – è di altri. C’è un Governo che cancella una parte del Comparto contrattuale che Tutti questi soggetti rappresentano (o dicono di rappresentare) e non hanno niente da dire al Governo stesso ? Ci viene solo da ricordare a Tutti che oggi è stato preso di mira il CFS….. domani toccherà a qualcun altro !
Concludiamo questa nostra lettera aperta rivolgendoci agli Uomini e Donne del CFS, per dirgli che Noi siamo vicini a loro, che per Noi la discussione con il Governo non è chiusa, che per Noi è ancora possibile far capire all’Opinione Pubblica ed ai Cittadini che questa scelta politica è sbagliata, che toglie qualcosa alla loro sicurezza ed a quella per l’ambiente in cui Tutti Noi Cittadini viviamo. Per questo e per mille altre ragioni la FNS CISL Toscana continuerà a sostenere che è possibile fare qualcosa di diverso, riorganizzando l’attività delle Forze di Polizia, Unificando certe attività, Unificando le centrali d’acquisto per le forniture di Strumenti, mezzi ed armamenti, Unificando Sale Operative, Unificando Scuole di Formazione, ma senza necessità di scambiare le divise tra gli appartenenti ai diversi Corpi dello Stato che assolvono, ognuno nell’interesse del Paese e dei Cittadini a funzioni essenziali per la nostra Società civile.
Fonte: Ufficio stampa Cisl Toscana
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