Premio Pozzale, una recensione al giorno. Ecco il libro ‘Il lavoro non basta’ di Chiara Saraceno

Prosegue la pubblicazione delle recensioni delle 27 opere selezionate dalla giuria del Premio Letterario Pozzale Luigi Russo che giunge quest’anno alla 63a edizione.

In attesa della consegna, che avverrà la sera di giovedì 16 luglio, a partire dalle 21.30, nel Chiostro degli Agostiniani, il Comitato organizzatore ha deciso di far conoscere i libri che sono stati valutati. Le recensioni vengono pubblicate, una al giorno, sul sito web premiopozzale.it e sulla pagina facebook collegata.

Uno scritto redatto direttamente dai componenti del comitato, appassionati di lettura ed esperti che vogliono far conoscere le opere partecipanti al premio.

Una recensione al giorno è il modo per accompagnare i cittadini e chi ama la lettura verso la cerimonia di premiazione del riconoscimento, nato a Pozzale nel 1948.

TITOLO: Il lavoro non basta

AUTORE: Chiara Saraceno

CASA EDITRICE: Feltrinelli 2015

Uscita dall’ultima guerra mondiale, boom economico ed espansione e cambiamento radicale nel modo e nel quanto consumare, entrata in una spirale di sviluppo più o meno continuativo. Tutte tappe che hanno fatto pensare, almeno fino a tutti gli anni ’80 del novecento, fino cioè al termine dei cosiddetti “trenta gloriosi”, che di povertà non si sarebbe più potuto, e dovuto, parlarne, almeno alle nostre latitudini. La povertà, se non scomparsa completamente, si pensava sarebbe stata relegata a gruppi sociali non ancora toccati dal benessere per arretratezza, sfortuna, incapacità; ma il destino era segnato: ne saremmo usciti tutti, comunque. Era solo questione di tempo.

Purtroppo, le cose non sono andate così. E non perché siano ricomparsi i poveri estremi e vistosi, cantati da Dickens e da altri mille attenti osservatori degli stenti di ‘800 e ‘900. No. La povertà di oggi è più sottile, nascosta, ma per questo assai più insidiosa. Può colpire per brevi tratti di tempo. E poi ritirarsi. O colpire chi non ti aspetti, e chi magari abita accanto a casa tua. Anche perché, e qui ruota non solo il titolo ma anche gran parte del saggio di Chiara Saraceno, il lavoro, ed il suo correlato, lo stipendio, non è oggi più necessaria garanzia ad una permanenza in una condizione di libertà dal bisogno, e quindi, se non proprio di benessere, almeno di tranquillità. Le cifre che l’autrice fornisce sono impietose: quasi il 10% dei lavoratori europei è sotto la soglia di povertà; addirittura la metà di coloro che sono rientrati nel mondo del lavoro non è riuscito a rientrare nel mondo dei non indigenti. Nei difficili equilibri da tener presente per tentare di contrastare questo fenomeno, l’autrice suggerisce di tener sempre ben insieme sì il mondo del lavoro, ma anche le dinamiche familiari ed i regimi di welfare dei singoli paesi. Perché la povertà non è solo una questione di equità o di giustizia sociale. È anche una questione di democrazia”.

 

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa

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