Lo smartphone amico degli anziani premiato dalla Commissione europea

Ha raggiunto al cento per cento tutti gli obiettivi preposti, e gli scopi tecnici per i quali, 3 anni e 3 mesi fa, era stato avviato. Anzi, rilevano gli esperti della Commissione, il progetto ha persino di gran lunga superato le aspettative. Il giudizio, pertanto, è eccellente.

Parola di Direzione generale reti di comunicazione, contenuti e tecnologie della Commissione Europea che ha valutato l’andamento del progetto dall’impronunciabile nome Farseeing, che sta per “FAll Repository for the design of Smart and sElf-adaptive Environments prolonging INdependent livinG”, viene scritto tutto maiuscolo FARSEEING e nasconde in inglese il magico significato di “guardar lontano”, nel quale l'Azienda sanitaria di Firenze è stata protagonista di primo piano: la realizzazione della più grande banca dati mondiale sulle cadute degli anziani, osservati nel contesto della normale vita di tutti i giorni. Uno studio dal quale è possibile, e in futuro ancor più, comprendere come preservarli da incidenti che, troppo spesso, per chi ha quella veneranda età possono essere gravissimi e causa di tragiche conseguenze. Circa un anziano su tre, infatti, cade accidentalmente ogni anno. Nei pazienti affetti da parkinson l’incidenza annuale delle cadute è stimata tra il 60-80 per cento.

Nell’ambito del progetto europeo Farseeing (www.farseeingresearch.eu) – coordinato dal Dipartimento di elettronica, informatica e sistemistica dell’Università di Bologna che ne era capofila in un consorzio di 9 membri pubblici e privati e sviluppato, oltre che in Italia, anche in Germania, Olanda, Svizzera, e Gran Bretagna – la dottoressa Stefania Bandinelli, geriatra all’ospedale dell’Annunziata e coordinatrice del progetto inChianti ha tenuto sotto osservazione nel tempo 1.400 persone con più di 65 anni, dotandone 250 di esse di un semplice smartphone con touchscreen e collegamento bluetooth.
Il telefonino è in grado di rilevare i movimenti dell’anziano, registrandoli e consentendo di catalogarli in modo da avere informazioni su cosa fare per arginare le conseguenze di un attimo di distrazione o sbandamento, nonché sulle eventuali relazioni tra questi “comportamenti” e particolari stati di salute e stili di vita.
Gli anziani di questa zona compresa tra i comuni di Bagno a Ripoli e Greve sono stati sottoposti a interviste domiciliari, prelievi di sangue, visite mediche, esami fisico-funzionali e strumentali alla ricerca di “fattori predittivi” o “di rischio”, che più incidono nello sviluppo delle malattie del declino funzionale, traducendo la ricerca epidemiologica in strumento di clinica geriatrica.

Ora il riconoscimento della Commissione Europea premia la tenacia e il rigore con cui la ricerca è stata condotta. Ricerca che dall'estate dello scorso anno, ha anche permesso di creare una società per lo sfruttamento commerciale dei prodotti messi a punto.

Fonte: Ufficio stampa Az. Sanitaria Firenze

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