Autoerotismo maschile e femminile, fa bene a tutti!

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L’autoerotismo è un tema che spesso viene affrontato in maniera poco chiara o non viene proprio affrontato, come invece succede per altri aspetti della sessualità. L'educazione sessuale in famiglia o a scuola, troppo spesso carente, fa ben poco per aiutarci a capire questa pratica, e a darle la giusta collocazione nella vita di tutti, visto il suo alto livello di diffusione, in ogni fascia di età.

In realtà la masturbazione, cioè l’atto con cui si pratica l’autoerotismo, è  la pratica sessuale più diffusa al mondo, quella che per tantissimi ha rappresentato la prima esperienza sessuale, è un elemento fondamentale della sessualità ed è molto importante affinché questa si realizzi pienamente.

Quale funzione ha?

La stimolazione dei genitali è il primo modo per conoscere il proprio corpo, già da bambini lo pratichiamo come forma di gioco o come modo per consolarsi senza lo scopo del piacere sessuale e non va punito. È poi nell’adolescenza che la masturbazione raggiunge la sua massima espressione, in questa fase siamo consapevoli del piacere a cui porta e lo ricerchiamo in maniera attiva; è quindi importante per lo sviluppo psicosessuale, per il benessere individuale e anche della coppia futura.

Negli adulti poi rappresenta una dimensione assolutamente privata nella quale vengono vissute fantasie erotiche inconfessate e parallela alla sessualità vissuta col partner. Infatti, al contrario di quanto molti credono, la masturbazione non è un sostituto del rapporto sessuale, può anzi aiutare a migliorare la vita erotica a due se ciò che si scopre da soli viene portato nella coppia. Anche l'autostima riceve dei benefici dall'amore solitario se questo viene vissuto come uno dei tanti modi che si hanno a disposizione, o si possono apprendere, per prendersi cura di sé.

Non è infatti vero che la masturbazione sia una pratica solo per single o che sia l’alternativa ad una vita di coppia insoddisfacente, anzi, conoscendo il proprio corpo e le proprie fantasie si può arricchire il sesso coniugale; la sessualità individuale e quella di coppia sono aspetti diversi del benessere sessuale e possono essere gestiti in base alle proprie esigenze.

Autoerotismo femminile

La masturbazione femminile è ancora oggi un campo fatto di tabù, di stereotipi culturali, di imbarazzo, di sensi di colpa; mentre gli uomini lo confessano apertamente, in quanto è stato per molto tempo un campo relegato a loro, le donne no e per questo si pensa che non lo pratichino e che non ne abbiano bisogno.

In realtà spesso non viene semplicemente confessato, ma l’autoerotismo ha molti vantaggi: aiuta a conoscere il proprio corpo, quello che piace e che non piace, migliora l’intimità col partner, libera ossitocina e dopamina che rilassano e riducono il dolore, come mal di testa e dolori mestruali, favorisce il sonno e aiuta a scaricare lo stress dei momenti più impegnativi e soprattutto non ha controindicazioni!

Sono molti i modi in cui viene praticato, il più diffuso è la stimolazione manuale del clitoride, del monte di Venere o delle labbra, mediante sfregamento con le dita centrali della mano in posizione supina; oppure sfregandosi in modo ritmico contro un oggetto morbido come un cuscino, il materasso, un lenzuolo, mantenendo una posizione prona. Altre possono usare oggetti più duri o la pressione ritmica delle cosce o ancora un getto di acqua calda; poche altre invece usano esclusivamente la penetrazione per giungere al piacere.

L’autoerotismo maschile

Per i maschi la masturbazione inizia spesso nella prima adolescenza, fino ad arrivare al suo massimo sviluppo verso i 16/17 anni, nell’età adulta diminuisce ma rimane una pratica molto diffusa, aiuta a migliorare la circolazione del sangue, aumenta il livello del testosterone e aiuta le difese immunitarie. Inoltre si liberano endorfine che procurano uno stato di euforia e allentano la tensione.

La maggior parte degli uomini si masturba facendo scorrere la mano chiusa a pugno lungo il corpo del pene in modo ritmico, di solito questo movimento coinvolge la pelle del prepuzio e si concentra sulla parte superiore dell'asta. Alcuni limitano lo sfregamento al frenulo, una zona lievemente protuberante e molto sensibile posta immediatamente sotto il glande, sulla parte inferiore del pene.

Di solito la masturbazione maschile inizia con un movimento lento e ritmico che aumenta col crescere dell’eccitazione, fino a diventare rapido poco prima dell’orgasmo. Durante l’eiaculazione, alcuni uomini preferiscono rallentare il ritmo, altri stringono il pene, altri interrompono qualsiasi movimento. Sono pochi quelli che utilizzano lo sfregamento o che usano oggetti per simulare la penetrazione.

 

Possiamo quindi dire che l’autoerotismo fa bene se vissuto pienamente, senza sensi di colpa e in libertà. È quando viene praticato senza soddisfazione, in modo smanioso oppure quando ostacola la vita quotidiana che diventa patologico ed è opportuno affrontare il problema con serenità; altrimenti è semplicemente una forma di amore verso noi stessi.

Nel caso in cui vogliate suggerirci un argomento da affrontare o esporci una vostra problematica o preoccupazione scriveteci a studiopsicologicoilcammino@gmail.com, e noi vi risponderemo o pubblicando la lettera in forma anonima o affrontando la tematica da voi richiesta.

 

 

Elena Nencini