Premio Pozzale, una recensione al giorno. Ecco il libro ‘Gridavano e Piangevano’ di Roberto Settembre

(foto gonews.it)

Prosegue la pubblicazione delle recensioni delle 27 opere selezionate dalla giuria del Premio Letterario Pozzale Luigi Russo che giunge quest’anno alla 63a edizione.

In attesa della consegna, che avverrà la sera di giovedì 16 luglio, a partire dalle 21.30, nel Chiostro degli Agostiniani, il Comitato organizzatore ha deciso di far conoscere i libri che sono stati valutati. Le recensioni vengono pubblicate, una al giorno, sul sito web premiopozzale.it e sulla pagina facebook collegata.

Uno scritto redatto direttamente dai componenti del comitato, appassionati di lettura ed esperti che vogliono far conoscere le opere partecipanti al premio.

Una recensione al giorno è il modo per accompagnare i cittadini e chi ama la lettura verso la cerimonia di premiazione del riconoscimento, nato a Pozzale nel 1948.

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TITOLO: Gridavano e piangevano

AUTORE: Roberto Settembre

CASA EDITRICE: Einaudi, 2014

 

Roberto Settembre nel 2010 è stato l’estensore della sentenza d’appello pronunciata dal tribunale di Genova sui fatti di Bolzaneto, deposta nell’aprile del 2011 e successivamente confermata in via definitiva dalla Cassazione. È da questa esperienza, capace di toccare e scuotere anche un magistrato di esperienza,

che nasce “Gridavano e piangevano”: la ricostruzione di tutto ciò che avvenne tra il 20 e il 23 luglio 2001 all’interno della caserma di Bolzaneto a Genova, durante il G8. Il lettore, messo di fronte alla verità che emerge dalle carte processuali, ripercorre così gli arresti, le incarcerazioni spesso immotivate e le torture subite da manifestanti e semplici cittadini per mano delle forze dell’ordine. Settembre costruisce un vero e

proprio percorso che si snoda non solo sul piano temporale ma anche spaziale, seguendo l’arrivo dei manifestanti alla caserma e il loro ingresso prima nel suo cortile e poi al suo interno, esponendo fatti e vicende dei singoli interessati. Lo fa senza offrire un giudizio personale ma dando rilievo, in tutta la loro crudezza, alle testimonianze e alle prove raccolte durante il processo. È così possibile capire quanto avvenuto in quei quattro giorni di luglio del 2001, visualizzando i volti, le sensazioni degli incarcerati e i luoghi in cui sono state perpetrate torture ai danni di persone che, per grandissima maggioranza, sarebbero risultate in seguito completamente innocenti. La mancanza di giudizio da parte dell’autore si accompagna ad alcuni interrogativi finali sul ruolo delle forze dell’ordine a Genova, sui perché di un’operazione che sembra essere stata contrassegnata da crudeltà, gratuità e spesso illogicità. Interrogativi che arrivano nel momento in cui la Commissione di Giustizia sta discutendo sull’introduzione del reato di tortura all’interno del codice penale italiano.

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio Stampa

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