Premio Pozzale, una recensione al giorno. Ecco il libro ‘Privati del patrimonio’ di Tomaso Montanari

Prosegue la pubblicazione delle recensioni delle 27 opere selezionate dalla giuria del Premio Letterario Pozzale Luigi Russo che giunge quest’anno alla 63a edizione.

In attesa della consegna, che avverrà la sera di giovedì 16 luglio, a partire dalle 21.30, nel Chiostro degli Agostiniani, il Comitato organizzatore ha deciso di far conoscere i libri che sono stati valutati. Le recensioni vengono pubblicate, una al giorno, sul sito web premiopozzale.it e sulla pagina facebook collegata.

Uno scritto redatto direttamente dai componenti del comitato, appassionati di lettura ed esperti che vogliono far conoscere le opere partecipanti al premio.

Una recensione al giorno è il modo per accompagnare i cittadini e chi ama la lettura verso la cerimonia di premiazione del riconoscimento, nato a Pozzale nel 1948.

TITOLO: Privati del patrimonio

AUTORETomaso Montanari

CASA EDITRICE: Einaudi, 2015

Perché no? E che male c’è? A queste domande che accompagnano ogni inizio di discussione sull’ingresso dei privati nella gestione del patrimonio artistico, il libro fornisce risposte documentate. Montanari riparte da alcune inchieste di cattiva politica dei “beni culturali”, su cui aveva scritto eccellenti pamphlets (sulle presunte ossa di Caravaggio, l’incauta ma spettacolare attribuzione di un Cristo ligneo a Michelangelo, etc.) riconducendole nitidamente ad alcune domande autentiche: prima fra tutte, quella riguardante la funzione del patrimonio artistico, non risorsa da sfruttare (da parte di pochi), quanto strumento per la costruzione di relazioni significative e durature tra cittadini e territorio. Invece di conservare un patrimonio artistico unico al mondo, da decenni - ma negli ultimi anni con maggiore irresponsabilità – con lo slogan della valorizzazione, lo si consuma, come fosse un giacimento di petrolio.

Per comprendere il quadro etico-politico di riferimento basterebbe confrontare quanto dichiarato in quest’ultimo quindicennio dai massimi responsabili del governo e delle istituzioni con le dichiarazioni del Presidente Ciampi, secondo il quale “la cultura e il patrimonio artistico devono essere gestiti bene perché sino effettivamente a disposizione di tutti”, come del resto recita una sentenza della Corte Costituzionale del 1986. Invece si moltiplicano eventi spettacolari, spesso su basi documentarie e scientifiche nulle, in cui la dimensione pubblica rimane subordinata e funzionale al business privato, in controtendenza alle politiche culturali di buona parte dei paesi occidentali, a partire dagli USA, in cui si distingue bene tra mecenatismo e sponsorizzazione; mentre solo la seconda, ossia il cedimento a interessi privati che nulla hanno a che fare con il rispetto dei valori artistico-culturali.

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa

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