
“Questo incontro sottolinea una volta di più la vocazione di Firenze come città di pace, mediatrice e promotrice del dialogo”. Con queste parole l’assessore alla cooperazione e relazioni internazionali Nicoletta Mantovani ha dato l’avvio all’incontro “Islam ed Europa. Una proposta di riflessione a sei mesi dagli attentati di Parigi”, che si è svolto oggi pomeriggio a Palazzo Vecchio.
“Fin dai tempi del sindaco Giorgio La Pira Firenze è stata sempre attiva sul fronte della mediazione e della promozione del dialogo internazionale – ha sottolineato l’assessore Mantovani – . Qualche giorno fa abbiamo ricordato il tentativo di mediazione promosso da La Pira per la fine della guerra del Vietnam. Grande il suo impegno anche per il dialogo tra i paesi dell’area del Mediterraneo”.
L’assessore Mantovani ha poi ricordato il forum “Unity in diversity”, in programma a novembre, che coinvolgerà cento sindaci di città attualmente in conflitto o che lo hanno superato. Parlare di pace e soprattutto della cultura come veicolo di pace.
“La prima cosa che viene attaccata in un conflitto o in un attacco terroristico è sempre la cultura, da una biblioteca a un museo fino alla redazione di giornale.
Colpendo la cultura si colpisce infatti l’identità di un popolo. È quello che è successo sei mesi fa a Parigi, con l’attacco terroristico alla redazione di Charlie Hebdo. Ho partecipato alla marcia promossa pochi giorni dopo a Parigi.
È stato un momento importante, che ha visto Parigi, la Francia e l’Europa unite in difesa della libertà di espressione. E la presenza di leader di diverse religioni, che hanno marciato insieme, ha reso questo messaggio contro i fanatismi ancora più forte”.
Tornando all’incontro di oggi, l’appuntamento è stato organizzato dal Comune di Firenze e dal Forum per i problemi della pace e della guerra a sei mesi dagli attentati di Parigi e a breve distanza dai nuovi episodi in Tunisia.
Obiettivi ricordare le vittime di ogni violenza e riflettere sulle reciproche incomprensioni. Le sfide poste dall'incontro fra culture e mentalità diverse spingono le società europee a ricercare nuove modalità di integrazione e a proporre nuovi modelli di cittadinanza, così da superare la apparente incompatibilità fra identità religiosa, diritti e democrazia.
Dopo il benvenuto dell’assessore Mantovani, sono interventuti Isabelle Mallez console onorario di Francia a Firenze, Alberto Tonini presidente del Forum per i problemi della pace e della guerra, Massimo Campanini dell’Università di Trento, Stefano Allievi dell’Università di Padova e Ivana Acocella dell’Università di Firenze e componente del Forum.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa
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