Diagnosi di tumore: cambiamenti e vissuti all' interno della coppia

 

Se ci fermiamo un attimo e pensiamo alla parola "tumore", possiamo immediatamente notare, che nella nostra testa, emergono immagini cariche di sofferenza e vissuti di paura.
Malgrado i progressi della scienza e della medicina e, nonostante la divulgazione di conoscenze, rimane nell' immaginario collettivo un atteggiamento di diffidenza e timore nei confronti del cancro.
Affrontare la comparsa di un tumore è sempre difficile e ricevere questo tipo di diagnosi potrebbe portare ad un "distress emozionale", caratterizzato da: vulnerabilità, tristezza, disperazione, paura... Questo disagio porta all' insorgenza di stati ansiosi o depressivi che andranno ad interferire con l' adesione al trattamento terapeutico, con il benessere ed i bisogni del paziente.
Nel momento in cui verrà identificato questo tipo di disagio occorrerà un intervento professionale specifico.
Una diagnosi di tumore è di per sè vissuta, per la maggior parte delle persone, in maniera catastrofica e caratterizzata da pensieri terribili riguardanti la propria salute ed il futuro; per questo, la diagnosi di un tumore che colpisce organi legati alla sfera sessuale o riproduttiva fanno nascere nella persona non solo la paura della malattia in sè, ma anche le inevitabili conseguenze sull' immagine corporea che interferiranno sia sulla sfera sessuale, che sull' equilibrio di vita di coppia.
L' immagine corporea è un elemento essenziale del concetto di sè; interessa la persona e la valutazione del proprio corpo, come appare e come funziona; è sia una percezione fisica ( il corpo) che psicologica ( la stima di sè, le relazioni, la sessualità) che un individuo ha di sè.
Chiama in causa sia aspetti cognitivi che emotivi che andranno ad influenzare i comportamenti nell' ambiente in cui viviamo ed il modo di relazionarsi agli altri.
Molti studi sottolineano ed evidenziano che le donne affette da carcinoma mammario, a seguito dell' intervento chirurgico, e della relativa menomazione, riportano minore autostima, maggiori preoccupazioni per la propria immagine corporea e paura del giudizio altrui.
Il cancro puo' lasciare dei segni sul corpo ( cicatrici, mutilazioni ...) ed anche quando questi non sono visibili, le ferite possono persistere a lungo ed interferire con l' immagine corporea. Le modificazioni del corpo e nell' immagine corporea possono influenzare, anche dopo molti anni, il senso di salute generale, la cura di sè, la scelta degli abiti da indossare, i contatti sociali e la sessualità.
Anche all' interno di una coppia i cambiamenti corporei possono portare a provare disagio, stress, vergogna delle proprie menomazioni e ad avere difficoltà nell' intimita con il partner.
In seguito ad una malattia oncologica ed ai trattamenti per curarla, molte persone provano preoccupazioni riguardanti la sfera sessuale e/ o delle vere e proprie difficoltà sessuali,
dovute ad un danno fisico/funzionale o ad un disagio di natura psicologica.
Per migliorare la propria qualità di vita serve oltrepassare i tabù che sono ancora presenti in questa dimensione.
Come già detto, l’asportazione chirurgica di organi sessuali ed i trattamenti medici, provocano una
diversa percezione della propria immagine corporea, possono interferire con la sessualità,
portando la persona a ritenere di non essere più desiderabile ed attraente, inibendo così il comportamento sessuale con il proprio compagno.
Convinzioni come "Non sono più attraente", "Sicuramente non piaccio più agli uomini", "Sono un mostro" possono portare a provare emozioni quali rabbia, tristezza, disperazione le quali inibiranno il comportamento sessuale aumentando il disagio emotivo e confermando la percezione negativa di sè. Il senso di inadeguatezza, la perdita di autostima portano ad un blocco a livello sessuale molto più profondamente delle reali difficoltà fisiologiche.
Uno psicologo potrebbe aiutare ad affrontare queste difficoltà: parlarne è il primo passo per risolvere il problema, per ricominciare a rimettersi in gioco e rivivere emozioni piacevoli.
E' fondamentale tenere in considerazione che non ci sono delle regole ben precise e rigide per vivere la propia sessualità; l' intimità non riguarda esclusivamente il rapporto sessuale in sè, non si limita a questo, è utile esplorare altre forme di relazione affettiva.
Riscoprire la quotidianità con il proprio partner, ricevere e dare attenzioni e fare esperienze sono tutte attività che portano ad unire la coppia e a renderle più solide.
Inoltre, sarà funzionale riuscire a comunicare apertamente con il proprio partner, esprimere le emozioni ed aver cura dell’intimità. I fattori appena elencati sono protettivi rispetto allo sviluppo di problematiche all’interno della coppia.

Nel caso in cui dovessero esserci delle difficoltà nella coppia o nell’intraprendere una nuova relazione affettiva, potrebbe essere necessario farsi aiutare da uno specialista.
Spesso si tratta di problemi che necessitano solo di piccoli suggerimenti per essere risolti.

 

Nel caso in cui vogliate suggerirci un argomento da affrontare o esporci una vostra problematica o preoccupazione scriveteci a studiopsicologicoilcammino@gmail.com, e noi vi risponderemo o pubblicando la lettera in forma anonima o affrontando la tematica da voi richiesta.

 

Federica Giacinti