Folk Festival, chiusura minacciata da tuoni e lampi. Il maltempo salva però il concerto di Hevia

Hevia al Quarrata Folk Festival (foto gonews.it)


Ha rischiato molto per via di tuoni e lampi nelle vicinanze la chiusura della prima edizione del 'Quarrata Folk Festival' che si è chiuso ieri, sabato 27 giugno, a Villa La Màgia. Per fortuna però la pioggia, che è arrivata nelle località vicine, non ha interessato il main stage della kermesse, permettendo il regolare svolgimento dei concerti organizzati sotto la direzione artistica di Riccardo Tesi.

Ieri era il turno dell'asturiano Miguel Angel Hevia, resosi famoso negli anni Novanta con il suo primo album 'No Man's land' e all'attivo due milioni e mezzo di dischi venduti in tutto il mondo. Con il suo italiano perfetto ha illustrato tutti brani da lui presentati, suonati con accompagnamento pianistico e le percussioni della sorella Maria José Hevia.

Nel concerto brani suonati alternato la gaita, la tradizionale cornamusa asturiana, ai flauti e alla creazione che lo ha reso famoso, ovvero la cornamusa elettronica. "Non una sostituta della gaita - ha detto Hevia - ma uno strumento che arriva a fare cose che la gaita non riesce a fare". Per Hevia ovvia conclusione con il brano 'di punta' Busindre Reel, che riproponiamo nel filmato.

Il concerto è stato preceduto, con epilogo anche alla Tinaia, dai fratelli Nicolò, al violino e Simone, all'organetto, Bottasso, due giovani promesse della musica folk originari della valli cuneesi, con il loro repertorio rivisitato di musica 'occitana'.

Venerdì l'apertura della due giorni con la Fanfara Tirana, una BrassBand albanese che ha spopolato in tutti i festival europei, preceduta da Redi Hasa, violoncellista albanese residente in Salento, e la soprano Maria Mazzotta. Tra il pubblico anche il sindaco di Quarrata, Marco Mazzanti.

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