La domanda di gonews.it sul 'volo del Ciuco' scatena polemiche. Ai lettori: ritenete opportuno o meno lo strumento dei sondaggi?


Il sondaggio della scorsa settimana promosso da gonews.it ha avuto un buon successo di votanti, come si può vedere dall'infografica sovrastante. Ma stavolta, permetteteci di fare alcune considerazioni su ciò che una libera iniziativa della nostra testata ha suscitato sullo 'zoccolo duro' dei nostri lettori, quello di Empoli, a cui era indirizzata in particolar modo la domanda.

La scelta di avviare una discussione a partire dalle parole di un ex vicesindaco di Empoli, critico sullo svolgimento di una manifestazione classica come quella del 'Volo del Ciuco', ha scatenato una serie di pesanti accuse nei confronti della nostra redazione. C'è chi ci ha contattato personalmente, chi ha usato i social network per condannare aspramente in fatto di aver posto la questione. Da direttore della testata e conoscitore del contesto, è bene chiarire alcuni aspetti.

Punto primo: gonews.it non ce l'ha con il palio né tantomeno col proprio comitato organizzatore. Ha sempre dato ampio spazio alle manifestazioni del Volo del Ciuco fin dal 2008 (inutile elencare tutti gli articoli, i video e le fotogallery) e di fatto promosso la kermesse. Più volte siamo stati ringraziati dalla Compagnia di Sant'Andrea per l'apporto dato all'evento, al pari delle altre testate operanti sul territorio.

Punto secondo: gonews.it nel rispetto della sua tradizione non sta dalla parte di nessuno. Ogni sondaggio che settimanalmente viene proposto cerca di carpire l'argomento di maggiore attualità e discussione per sottoporlo ai nostri lettori, in modo tale da interagire con loro e avviare una discussione proficua. Nessun 'j'accuse' né atto di vigliaccheria e diffamazione nei confronti di nessuno, ma soltanto un modo per portare avanti quella che è la mission del giornale dal 2007, anno della nostra messa online.

Terzo: la democrazia è libertà di parola e di espressione. Al suo interno, da sempre, esistono 'opinion leader' che hanno fatto discutere, più o meno istituzionalizzati. Un personaggio come Massimo 'Haller' Marconcini riesce a smuovere gli animi degli empolesi nonostante siano più di dieci anni che non ricopre un incarico istituzionale in città. È evidente, e il flusso di messaggi sui social dimostra queste affermazioni. Non è un caso infatti che l'affermazione sul palio sia stata riportata non solo da gonews.it ma anche da altri organi dell'informazione locale empolese.

Ci è stato detto che abbiamo offeso il lavoro di tanti volontari o che ci siamo schierati dalla parte di un personaggio. Non è così, non lo è mai stato e non lo sarà, almeno finché al timone del giornale ci siamo io e il team che quotidianamente e con passione mi affianca. Avevamo ritenuto che le parole di Marconcini fossero un modo per riportare a livello 'istituzionale' (sul giornale insomma) quella discussione che comunque era già in corso sui social network. Poi lo sappiamo che quelli che noi chiamiamo 'sondaggi' non lo sono realmente (servirebbe un campione statistico rilevante in base al genere, all'età e al livello di istruzione). Queste iniziative non vanno considerate come il 'Vangelo' o sentenze inappellabili. Si tratta di uno strumento che, a nostro avviso, deve servire a tastare gli umori della gente e ad avviare un confronto, una riflessione, preferibilmente nella vita reale e non sulla piazza telematica.

Ogni volta che è stato toccato un tema 'forte' c'è sempre stato vento di polemica o, peggio, qualcuno che si risentisse.
Bene, a questo punto il sondaggio di questa settimana vuole partire proprio da lì.
Siete d'accordo con noi sullo strumento che stiamo utilizzando da circa un anno, oppure no? Vi diamo la possibilità di rispondere fino alle 13 di lunedì 29 giugno, poi trarremo le conclusioni.

Per chiudere ribadisco: il risultato del sondaggio, qualunque sia, va sempre preso con le pinze. Non sarà certo l'esito di un quiz sul web a decretare il destino di una manifestazione. Noi in redazione, intanto, aspettiamo già quale sarà il nome del somaro che nel 2016 verrà buttato giù dal campanile della Collegiata, come abbiamo fatto in tutti gli anni passati.

Daniele Dei

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