5x1000, soddisfazione dell'Istituto di studi storici postali

L'Istituto di Storici Postali

Non sappiamo a chi indirizzarlo con precisione, ma il «grazie», e di cuore, va espresso”, precisa il direttore dell’Istituto di Studi Storici Postali Onlus, Andrea Giuntini.
Dobbiamo un sentito ringraziamento a quanti ci hanno concesso fiducia e hanno dimostrato di credere nel nostro lavoro. Ben 108 contribuenti ci hanno destinato il cinque per mille relativo al 2013 e questo ci riempie di gioia e di soddisfazione. Il dato è stato comunicato dall’Agenzia delle entrate: lo Stato, prelevandoli dal gettito fiscale, ci destinerà 5.385,31 euro”.
È una cifra che non avevamo mai raggiunto e che sottolinea la credibilità che abbiamo conquistato, tra gli studiosi del settore e magari anche tra gli abitanti di Prato. Merito probabilmente della nostra capacità di trasmettere un messaggio importante in cui crediamo: la cultura è un valore, per il quale ci siamo sempre impegnati e continueremo a farlo”.
Quando la cifra verrà ricevuta - prosegue - sarà destinata a digitalizzare ulteriore materiale importante d’epoca, oggi praticamente introvabile. In particolare, ci concentreremo sulle relazioni ufficiali di Poste italiane, dal 1864 in poi, proseguendo così con un servizio molto apprezzato e che in Italia non ha paragoni. Nel nostro sito (www.issp.po.it) già adesso chiunque può scaricare, gratuitamente e senza nessuna formalità, guide e carte postali, normative, pubblicazioni, elenchi d’antan degli uffici postali ed ancora altro”.

L’Istituto di studi storici postali
L'Istituto di studi storici postali, ora organizzazione non lucrativa di utilità sociale (onlus), nasce nel 1982 ed ha sede a Prato nello storico palazzo Datini, in via Ser Lapo Mazzei 37.
Diverse le attività che propone nel settore postale e delle comunicazioni, fra cui: ricerche archivistiche e bibliografiche, l’organizzazione di convegni ed incontri con studiosi ed accademici, i seminari annuali “Scrittura e comunicazione” (che fanno seguito agli otto moduli dedicati a “Posta e paleografia”, organizzati tra il 1983 ed il 1993), i corsi di specializzazione, la pubblicazione dei “Quaderni di storia postale” e della rivista, oggi semestrale, “Archivio per la storia postale - comunicazioni e società”.
Tra i suoi compiti, la conservazione dell'archivio proveniente dalla Direzione superiore della posta militare, che accoglie 400mila documenti originali riguardanti il XX secolo e che ha già fornito materiale per le pubblicazioni edite dall’ufficio storico dello Stato maggiore dell'Esercito.
In più, la gestione di una biblioteca-archivio, ricca di oltre 12mila volumi ed opuscoli, cui si aggiunge l’emeroteca di 1.179 testate; entrambe sono consultabili su appuntamento dal lunedì al venerdì, con un catalogo anche on-line all’indirizzo http://catalogo.po-net.prato.it/easyweb/w2002/.
Per il lavoro l’Istituto si avvale del sostegno dei propri soci; la quota annua per i residenti in Italia è di 40,00 euro, da versare sul conto corrente postale 13.731.500 intestato allo stesso Istituto (via Ser Lapo Mazzei 37, 59100 Prato); gli iscritti, un centinaio, ricevono gratuitamente la rivista dell’Issp.

Fonte: Ufficio stampa Issp

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