
Condividere in modo rapido e semplice quelle che sono le 27 opere selezionate dalla giuria del Premio Letterario Pozzale Luigi Russo che giunge quest’anno alla 63a edizione.
In attesa della consegna, che avverrà la sera di giovedì 16 luglio, a partire dalle 21.30, nel Chiostro degli Agostiniani, il Comitato organizzatore ha deciso di far conoscere i libri che sono stati valutati. Come? Con una breve recensione di ogni singola opera pubblicata sul sito web premiopozzale.it e sulla pagina facebook collegata.
Uno scritto redatto direttamente dai componenti del comitato, appassionati di lettura ed esperti che vogliono far conoscere le opere partecipanti al premio.
Una recensione al giorno è il modo per accompagnare i cittadini e chi ama la lettura verso la cerimonia di premiazione del riconoscimento, nato a Pozzale nel 1948.
TITOLO: I bambini pensano grande
AUTORE: Franco Lorenzoni
CASA EDITRICE: Sellerio, 2014
Il senso del libro è nel sottotitolo, Cronaca di un'avventura pedagogica. Perché I bambini pensano grande non è un saggio pedagogico, non propone modelli né pesanti riflessioni su come deve essere la nostra scuola. Fa una cosa molto più semplice e preziosa: racconta.
Racconta la normale, ma per questo illuminante, quotidianità all'interno della V elementare di un piccolo paese umbro dove Lorenzoni insegna. E la racconta attraverso la fedele trasposizione delle lezioni-dibattito sulle quali basa la propria proposta educativa. La filosofia greca, la matematica e la geometria pitagorica, le scienze naturali, l'attualità e la storia diventano i mezzi che i bambini imparano ad usare nelle loro riflessioni per interpretare la complessità del reale.
Sarebbe però limitativo pensare a questo testo come ad una semplice testimonianza pedagogica; ciò che stupisce ed affascina è la profondità e l'estrema brillantezza delle discussioni che Lorenzoni trascrive, mettendo in luce tutti i preconcetti ed i pregiudizi che abbiamo sulla reale capacità di discernere dei bambini, troppo spesso usati a scudo per le paure dei grandi.
Fonte: Comune di Empoli - Ufficio Stampa
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