
L’audizione dei rappresentanti di Prato davanti alla Commissione anticontraffazione
“Occasioni come questa sono preziose per lanciare ai massimi livelli istituzionali messaggi che possono essere di grande utilità per il distretto: dalla contraffazione in senso stretto ad irregolarità simili, Prato ha bisogno di attenzione”: così il presidente dell’Unione Industriale Pratese Andrea Cavicchi ha commentato l’audizione davanti alla Commissione parlamentare anticontraffazione cui ha partecipato oggi a Roma.
Il presidente Mario Catania e gli altri membri della Commissione, dopo altre occasioni di incontro con rappresentanze pratesi, hanno potuto venire a conoscenza degli aggiornamenti in merito alla situazione nel distretto.
Un prezioso riscontro della fondatezza dell’allarme per Prato (e non solo) è venuto dalla recente indagine condotta dall’ITIS Buzzi in collaborazione con l’Unione Industriale Pratese su capi di abbigliamento made in China: fra gli altri risultati clamorosi, una non conformità sul 60% dei capi esaminati rispetto all’etichetta di composizione, con il record del cashmere completamente assente in tutti i campioni che lo dichiaravano. Assieme ai dati sulla sicurezza chimica (4% dei capi esaminati contenenti coloranti azoici che possono liberare ammine aromatiche, riconosciute internazionalmente come cancerogene), le etichette menzognere danno la percezione di una situazione che necessita di interventi urgenti e decisi.
“Un principio giusto come quello della libera circolazione delle merci non può venire offuscato da comportamenti arbitrari e scorretti – conclude Cavicchi -. Occorre che le regole vengano rispettate e che dove è necessario ne vengano introdotte di nuove per rendere il consumatore più sicuro di ciò che acquista. Quindi sì all’indicazione obbligatoria dell’origine, sì ai controlli, sì ad iniziative, anche a livello di filiera, che promuovano comportamenti etici. Non possiamo continuare ad essere inondati di merci falsificate, trattate con agenti chimici non consentiti, fatte di materiali diversi da quelli dichiarati. Questo è stato rappresentato al presidente Catania, che mi sembra abbia considerato con attenzione le nostre parole.”
Oltre allo stesso Andrea Cavicchi ed al presidente della Camera di commercio di Prato Luca Giusti ha partecipato all’audizione anche l’avvocato Giuseppe Cristiani, membro del consiglio di amministrazione della Stefano Ricci, esperto della materia in quanto operativo all’interno del gruppo alla tutela del marchio. Da Cristiani sono venute sollecitazioni ad una maggior vigilanza delle vendite on line ed alla creazione di un rating di legalità per le imprese ispirato al concetto di "etica ed etichetta".
Fonte: Confindustria Prato
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