
“Firenze e Pitti sono cresciuti anche nel modo di estendere i confini oltre la moda maschile: penso al life style, un settore che rappresenta una straordinaria opportunità per far crescere il sistema moda - ha continuato il sindaco -. Non possiamo prescindere dalla sfida del digitale se vogliamo abbracciare la grande sfida del life style e negli ultimi anni Firenze e Pitti hanno saputo fare anche questo, penso ai fashion bloggers e ai fashion influencers”.“Firenze è una città sempre più legata ai giovani e all’innovazione - ha proseguito -: dall’anno prossimo sorgerà una nuova esperienza di formazione internazionale, l’Istituto Marangoni, con giovani che verranno da 106 Paesi e grazie al quale molti giovani avranno ulteriori opportunità di alta formazione a livello internazionale”.
“Inoltre, stiamo rafforzando una collaborazione forte, unica in Europa, con Shangai per il campus del design della moda, che ha unito queste due città e allo stesso tempo i due Paesi, l’Italia e la Cina - ha dichiarato il sindaco Nardella -. Firenze e tutta l’Italia devono essere orgogliose del fatto che la seconda più grande università cinese abbia scelto l’Italia e Firenze come base per costruire un campus dedicato alla creatività e al design della moda. A tutto questo si sommano poi altre realtà locali importanti come ad esempio la bella esperienza del Polimoda e la Scuola di pelletteria di Scandicci, perché la moda e l’innovazione del settore vanno alimentate con una strategia e una visione che parte dalla formazione”.
“La qualità ha bisogno del saper fare, ha bisogno di giovani che riscoprano la passione di imparare un mestiere antico ma che oggi torna ad essere un mestiere presente e di grande innovazione, che rende il nostro Paese sempre più competitivo - ha concluso -. Una strategia che guarda alla moda come uno dei cuori di un sistema economico che riprende non può non partire dalla formazione e da quel legame profondo che c’è tra la formazione, l’ingresso nel mondo del lavoro e la qualità. Per questo penso che il contributo della nostra città e della nostra esperienza può essere decisivo affinché il made in Italy sia legato non solo alla produzione ma anche alla formazione di chi produce. In questi anni grazie anche all’attività e alla sensibilità di Stefano Ricci alla presidenza del Centro per la moda italiana, Firenze ha recuperato la forza della sua tradizione e ha riscoperto quel patto che cinque secoli di storia non hanno mai tradito tra cultura, arte e creatività”.
- Pitti Uomo a Firenze
- Pitti Uomo a Firenze
- Pitti Uomo a Firenze
Al via Pitti Uomo 88, l’assessore Bettarini: “Numeri record che ribadiscono la supremazia della manifestazione fiorentina nel panorama della moda maschile internazionale”
“Ancora una volta questa edizione di Pitti ribadisce la supremazia della manifestazione fiorentina nel panorama della moda maschile internazionale”. Così l’assessore allo Sviluppo economico e turismo Giovanni Bettarini commentando l’apertura oggi a Firenze dell’88esima edizione di Pitti Immagine Uomo.
“Un primato che sta nei numeri – ha spiegato Bettarini - con un 5% di marchi in più rispetto all’edizione di gennaio e ben il 7% in più se si considera quella dello scorso giugno. Dopo l’impennata di gennaio, quando per la prima volta la manifestazione ha sfondato quota 1100 espositori (per la precisione furono 1119), l’appuntamento numero 88 sfodera 1178 brand divisi su oltre 59 mila metri quadrati di spazio, con tre nuove aree espositive e un calendario di eventi divisi su quattro giornate. Da Pitti, da Firenze, arriva un messaggio forte – ha proseguito Bettarini – E’ il messaggio di chi crede nel rilancio, nel valore delle piccole e medie imprese e nella moda come occasione da cogliere per agganciare la ripresa sfruttando la chiave dell’innovazione e della qualità. L’apertura annunciata oggi dal ministro per lo Sviluppo economico Federica Guidi alla possibilità di ulteriori fondi per le fiere di Pitti lo conferma”.
Ferrarini, in Russia rischiamo di perdere 4 mld export
Gli effetti delle sanzioni alla Russia, col blocco dell'import verso determinati prodotti Usa e Ue, sono costati un -13,2% alle aziende italiane del sistema moda, e "se proseguiamo così quest'anno noi perderemo dai 3 ai 4 miliardi di export". Lo ha detto Lisa Ferrarini, vicepresidente di Confindustria con delega all'internazionalizzazione, in occasione dell'inaugurazione di Pitti Uomo.
"Chi va adesso su quel mercato ci sostituisce - ha aggiunto - dopo che noi abbiamo investito tanti denari per creare una clientela. La nostra preghiera alla politica è arrivare a una definizione urgente della questione", ha concluso Ferrarini. "Spero che vi mettiate d'accordo con la Russia, perché la moda vuole tornare a vendere in Russia", ha affermato anche Gaetano Marzotto, presidente di Pitti Immagine, rivolto al ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, che ha partecipato alla cerimonia. "Ci auguriamo un accordo", ha ribadito, ricordando che, per effetto del raffreddamento diplomatico fra Russia e Ue, il mercato russo della moda è "in grossa flessione" per le imprese italiane.
Ice, portiamo 200 buyer e giornalisti a Firenze
L'Ice ha portato all'88/a edizione di Pitti Uomo 200 nuovi buyer e operatori dei media: lo ha ricordato Roberto Luongo, direttore generale dell'istituto, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione oggi a Firenze. "Quest'anno - ha spiegato - abbiamo fatto un lavoro di analisi e messa in opera di un programma molto vasto e organizzato, focalizzato su mercati fondamentali come Usa e Cina, sperando che si possano recuperare mercati molto speciali per noi come la Russia".
Guidi, possibili ulteriori fondi per Pitti da Mise
"Penso che possano arrivare" altri fondi per le fiere di Pitti dalla dotazione del Piano strategico su Made in Italy del ministero dello Sviluppo economico: lo ha annunciato a Firenze il ministro Federica Guidi, a margine dell'inaugurazione di Pitti Uomo, rispondendo ai giornalisti che le chiedevano della quota ancora non ripartita dei 18 milioni stanziati per sostenere le fiere del sistema moda, di cui 2,5 milioni sono stati attribuiti a Firenze e 6 milioni a Milano.
"Credo che ci sarà la possibilità di rivedere l'allocazione di questo budget di 18 milioni - ha affermato, intervenendo alla cerimonia - tenendo conto che qui c'è certamente una delle straordinarie eccellenze che il nostro Paese ha, che dobbiamo mantenere e che abbiamo mantenuto qui quando c'erano tentativi di portare via da Firenze questa importante manifestazione". Secondo Guidi, "andranno verificate bene le risorse, e dobbiamo riconsiderare bene le capacità di sostenere" le fiere "senza penalizzare nessuno, ma tenendo conto che questa città ospita l'evento di Pitti, nel comparto moda, che è una delle vere e concrete eccellenze di questo Paese".
Nardella: "Bene Guidi sui fondi a Pitti, aspetto"
"Ringrazio il ministro Guidi, l'aspetto alla prova dei fatti". Lo ha affermato Dario Nardella, sindaco di Firenze, commentando l'apertura del ministro per lo Sviluppo economico alla possibilità di ulteriori fondi per le fiere di Pitti.
"Sono ovviamente convinto - ha detto, a margine dell'apertura di Pitti Uomo - del fatto che il Made in Italy si basa anzitutto sull'apporto delle grandi città della moda. Oltre a Milano abbiamo la grandezza di Firenze ed altre realtà che creano poi un sistema". Secondo Nardella peraltro "Pitti non è soltanto una fiera legata alla moda maschile, sta diventando sempre di più un grande evento collegato al lifestyle, ai giovani con i fashion bloggers, all'innovazione ed è sempre più aperta alla città come hanno dimostrato gli eventi che si sono realizzati in questi anni. Quindi siamo pronti a raccogliere la sfida del ministro Guidi, e porteremo progetto ambizioso per i prossimi anni".
Ricci: "Lascio Cfmi, disegnerò a tempo pieno"
Stefano Ricci esclude "nella maniera più assoluta" di impegnarsi per un secondo mandato alla presidenza del Centro di Firenze per la Moda Italiana, la holding che controlla Pitti Immagine: "Voglio tornare a disegnare a tempo pieno, e a occuparmi dei miei nipotini", ha ribadito, a margine dell'inaugurazione dell'88/a edizione di Pitti Uomo.
"Sono alla fine del mandato - ha aggiunto - oggi non ci dovrei essere; sono qui per un motivo di 'prorogatio', perché devono essere nominati i nuovi consiglieri". Il suo successore, ha detto Ricci, "deve essere più giovane di me, perché gioventù è energia, apertura mentale diversa, spero che riesca a trarre quel poco di buono che ho proposto io, ed esprimere molta creatività e sicurezza nel suo apporto". Il presidente uscente del Cfmi ha quindi tracciato un bilancio del suo triennio: "Ho cercato di dimostrare che con un po' di impegno e fantasia si riesce a dare certi scossoni, come l'anno scorso col Ponte Vecchio, e quest'anno col Calcio in costume, con l'aiuto del Ministero dello Sviluppo Economico".
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa - ANSA
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