I mosaici della Villa Romana di Settefinestre al centro del progetto "Puntiamo i riflettori"

Il progetto"Puntiamo i riflettori"

Interessante ed avvincente incontro ieri pomeriggio all'Ex Polveriera Guzman dove si è parlato del progetto "Puntiamo i riflettori", sponsorizzato dal FAI ,Fondo Ambiente Italiano , la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana ed il Comune di Orbetello , relativo al restauro ed alla musealizzazione dei mosaici ed affreschi rinvenuti nella Villa Romana di Settefinestre che si trova nella frazione di Giardino tra Capalbio ed Orbetello. Ad introdurre il tema e a fare da padroni di casa ci hanno pensato Laura Cibrario Franzan , Referente Gruppo FAI Maremma e Monica Paffetti , Sindaco di Orbetello, ma poi l'uso dei "riflettori " è passato nelle mani del Presidente del FAI, Andrea Carandini e del Funzionario della Soprintendenza della Toscana Maria Angela Turchetti che magistralmente li hanno utilizzati per sottolineare non solo la grande importanza dei mosaici e degli affreschi recuperati come reperti archeologici, ma anche per ricordarci come questa incredibile costruzione del primo secolo a.d.e di proprietà di tale Lucio Sesto, amico di Cicerone, estesa in un area di circa 13 ettari, oggi in gran parte coperta dal terreno che ne protegge l'integrità, sia da considerare insieme alla limitrofa città di Cosa, parte appunto di 2 modelli interpretativi del territorio nel processo di romanizzazione dell'Etruria. Ed è proprio la natura agricola della villa che la caratterizza rispetto ad altri insediamenti giunti fino a noi. In essa si può vedere dal vivo quanto Varrone descrive nel sui "de re rustica" sulle tecniche agricole del tempo. Non sono mancati interessanti descrizioni quale appunto i locali per l'allevamento degli schiavi (si, avete capito bene, quello di esseri umani destinati ai lavori pesanti) che si trovava in prossimità delle porcilaie per tutt'altro tipo di allevamento. Ma nelle Ville agricole Romane non si lavorava solamente.

Il progetto"Puntiamo i riflettori"

Il progetto"Puntiamo i riflettori"

 

Esse erano anche luoghi molto raffinati dove la nobiltà praticava il famoso Ozio Romano, esaltazione non della pigrizia bensì di tutto quello che non fosse riconducibile al lavoro quotidiano e la raffinatezza dei mosaici , degli affreschi e dell'architettura della parte nobiliare della Villa di Settefinestre ne testimoniano specialmente questa vocazione. La campagna di scavi risale agli anni ottanta ad opera del Prof Andrea Carandini stesso insieme all'Università di Siena, Pisa e agli Inglesi del Settefinestre committee e della Scuola Archeologia Britannica di Roma , durante la quale sono stati ritrovati numerosi reperti archeologici che poi hanno seguito strade diverse nella loro fase di restauro e tutela, a partire dai mosaici e gli affreschi, fino a giungere ad una preziosissima collana in oro in perfetto stato di conservazione. L'obbiettivo del progetto ora è quello di proseguire nella fase di restauro nonchè di riunire tutti i reperti per renderli fruibili al pubblico nello spazio espositivo offerto dal Comune do Orbetello della Ex Polveriera Guzman. La proposta è stata accolta con un moto di orgoglio supportato anche dalla convinzione espressa dal Funzionario della Sovrintendenza e condivisa da tutti i relatori, pubblico compreso , che i reperti archeologici debbano essere contestualizzati in musei ubicati nei territori da cui provengono in quanto parte integrante degli stessi. Progetto apparentemente ambizioso ma in realtà accessibilissimo se ad esso convergeranno le forze, le volontà e la determinatezza di tutti .

Fonte: Ufficio stampa

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