
«L'azienda ha sprecato un’occasione davvero unica di potersi presentare all'appuntamento del 19 giugno con le migliori buone intenzioni dalla propria parte, tradendo invece una bella dose di nervosismo gratuito».
Così il sindaco di Volterra Marco Buselli sulla comunicazione arrivata questa mattina dalla direzione dell'azienda Smith Bits di Saline di Volterra della messa in libertà dei lavoratori che rischiano il licenziamento.
«Oggi, a maggior ragione, è necessario quindi mantenere il sangue freddo e rafforzare l'unità dei lavoratori e della comunità nel suo complesso, che si stringe attorno ai lavoratori della Smith senza se e senza ma – sottolinea il primo cittadino -. Questa è la posizione di tutti i sindaci.
Mi auguro comunque che tutto questo tempo sia servito all'azienda a buttar giù un piano industriale degno di questo nome; sarebbe inaccettabile infatti se, dopo non aver dato alcun segno di spirito collaborativo finora, l'azienda non avesse neanche preparato un piano credibile».
Il sindaco Buselli attraverso la sua pagina Facebook ha anche sollecitato n intervento del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi: «Chiedo che il Presidente Rossi metta al primo posto della sua agenda la situazione della Smith, dato anche il segnale negativo di oggi non può essere sottovalutato e fa si che il fattore tempo in questa vicenda diventi sempre più determinante».
Questa sera, intanto, il sindaco Buselli come segnale di vicinanza ai lavoratori, sarà al presidio dalle 22 alle 3.
La situazione in fabbrica - La Smith Bits replica alla decisione unanime dell'assemblea dei lavoratori di mantenere il blocco delle merci in uscita con la 'messa in libertà' di quasi tutti gli addetti, ovvero un provvedimento che significa la sospensione dell'attività a zero ore e che spedisce i lavoratori a casa e senza stipendio.
Immediata la reazione degli operai che hanno ammainato la bandiera americana nello stabilimento di Saline di Volterra e imboccato la strada dell'assemblea permanente in fabbrica.
Nelle scorse settimane la multinazionale Schlumberger aveva aperto la procedura di mobilità per i 193 dipendenti annunciando la chiusura dello stabilimento. Intanto la tensione tra gli operai è altissima e cresce anche l'attesa per capire come si comporterà l'azienda rispetto agli scalpelli per l'estrazione petrolifera prodotti ma non ancora consegnati ai committenti, proprio a causa del blocco delle merci.
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