
Le proteste degli insegnanti contro la riforma della Buona Scuola non si fermano. Come preannunciato nei giorni scorsi, infatti, si sta procedendo al ‘blocco degli scrutini’ che porterà i ragazzi ad avere gli attesi voti in pagella con un po’ di ritardo.
Al liceo Pontormo di Empoli i blocchi sono iniziati ieri: sono stati fermati 9 scrutini su 10. L’adesione si preannuncia alta anche nel pomeriggio di oggi, mercoledì 10 giugno, quando dovrebbero essere fermati tutti e 13.
L’agitazione sindacale di ieri e oggi è portata avanti dalla Cgil, mentre domani si continua con quella dei Cobas. lo sciopero proposto dalle unioni sindacali sta riscuotendo vaste adesioni a livello nazionale e locale.
Per legge, infatti, gli scioperi in ambito scolastico possono svilupparsi in un massimo di due giorni. La previsione è quindi di riuscire a bloccare circa 30 classi nei quattro giorni di mobilitazione.
Garantiti, invece, gli scrutini per le classi quinte, che sono già stati effettuati.
Si tratta di un’ulteriore manifestazione di dissenso al fine di sensibilizzare anche gli alunni e le famiglie in relazione agli aspetti della riforma più preoccupanti sia per la Scuola che per la società. Questa forma impegnativa di protesta, che dà seguito ad altre iniziative di mobilitazione e informazione, sospende la comunicazione dei risultati finali a data da destinarsi e vuole richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica alla seconda e delicata parte del dibattito parlamentare. Quello che i docenti richiedono alla classe politica è un ascolto serio che porti ad una radicale revisione della Proposta di Legge.
Intanto per questa mattina era previsto un flash mob degli studenti per protestare contro la mancanza di classi al Pontormo, che è stato però rimandato a data da destinarsi.
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