Rissa ai Barchini, la contrada San Martino: "Noi vittime, ecco la versione dei fatti. Un legale per il danno all'immagine"

(foto Veronica Gentile per gonews.it)

A seguito della riunione dell’Assemblea che si è tenuta nella serata di martedì 9 giugno, la Contrada San Martino in Catiana tiene innanzitutto a precisare di ritenersi parte lesa dei fatti accaduti durante il Palio dei barchini.

In questi giorni abbiamo assistito senza replicare a commenti, prese di posizione e affermazioni nei confronti della condotta tenuta dalla nostra Contrada e dai nostri tesserati durante la manifestazione. A nostro giudizio, crediamo sia stata costruita una sorta di montatura, concentrando l’attenzione su un episodio di gara (come tanti se ne sono visti in questa manifestazione) con l’intento di distoglierla dai fatti di grave violenza avvenuti subito dopo, di cui San Martino è stata la prima vittima.

La Contrada, in vista di questo Palio, aveva condiviso una determinata strategia, scaturita da quanto avvenuto durante le verifiche dello scorso anno quando tre contrade, attraverso una lettera, chiesero che San Martino togliesse la copertura dei propri tiranti. Richiesta che la nostra Contrada accolse nel rispetto del regolamento, arrivando anche a smontare, in nome della trasparenza, alcune componenti del barchino davanti ai rappresenti delle altre contrade. La stessa richiesta, presentata quest’anno con due regolari reclami nei confronti di un’altra contrada, ha avuto per tutta risposta un iniziale rifiuto che ci ha lasciato molto perplessi.

Per quanto riguarda la gara, invece, la collisione tra due barchini rappresenta un episodio sempre avvenuto nella storia del Palio (nei prossimi giorni siamo intenzionati a documentare attraverso i social alcuni interessanti precedenti). Il protrarsi dei contrasti fino al secondo rettilineo non riteniamo sia da attribuire solo alla nostra condotta, anzi. Parlare di “antisportività” è quindi fuori luogo.

I fatti avvenuti poi sotto gli occhi di tutti rappresentano, invece, un atto di violenza che è stata la vera causa dei successivi disordini. Violenza alla quale - è bene sottolinearlo - i rematori e i responsabili di San Martino non hanno minimamente reagito, preoccupandosi piuttosto, come dimostrano le immagini, di liberare velocemente la pista per consentire le prosecuzione della corsa delle due contrade rimaste. In caso contrario, possiamo solo immaginare cosa sarebbe potuto succedere se non avesse prevalso il senso di responsabilità.

Nella serata di lunedì, il rematore protagonista dei fatti è venuto personalmente in Contrada per un chiarimento che i nostri contradaioli hanno apprezzato. Dispiace rilevare come, nonostante questo, ancora nella giornata di martedì, soprattutto sui social network, siano proseguite diffamazioni e illazioni nei confronti nostri e dei nostri tesserati, confermando l’intenzione di voler distogliere l’attenzione dalla realtà dei fatti.

Per queste ragioni, con il voto dell’Assemblea, la Contrada San Martino ha deciso di incaricare un legale al fine di verificare la possibilità di un’azione civile a tutela dell’immagine della Contrada stessa. Tutta la documentazione relativa è già stata raccolta e sarà esaminata nei prossimi giorni.

Fonte: Tiziano Salvadori, presidente Nobile Contrada San Martino in Catiana

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