
E’ stato presentato davanti al Comitato delle regioni dell’UE a Bruxelles, il progetto WIN-Welfare d’iniziativa, progetto in rete e di Comunità di contrasto alle povertà e all’emarginazione.
Il progetto è stato selezionato nell’ambito di Reves Excellence Awards 2015, il concorso che premia le realtà di innovazione sociale più meritevoli a livello europeo.
Ad illustrare la tappe, gli obiettivi e le finalità di Win, lo scorso venerdì 5 giugno, il presidente del consorzio CO&SO Empoli Claudio Freschi e l’ing. Paolo Neri, a nome dell’associazione Vecchie e Nuove Povertà, soggetto titolare del progetto, che risulta finanziato per il 2015 dall’Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa.
“Abbiamo provato una grande soddisfazione a partecipare all’evento” hanno dichiarato i due delegati “perché abbiamo presentato un progetto che ha avuto la conferma e il benestare di partenza a seguito di un Patto Territoriale di Reciprocità. Per questo motivo, dopo aver spiegato all’Assemblea il significato del Patto sottoscritto, abbiamo portato i saluti dell’Unione dei comuni del Circondario Empolese Valdelsa, dei sindacati, delle associazioni datoriali, delle Caritas e del terzo settore del nostro territorio. Abbiamo verificato la consapevolezza della bontà di questo progetto, perché confrontandoci con gli altri progetti, provenienti da tutta Europa, abbiamo constatato che la formula radicamento territoriale, rete diffusa, sinergie, rapporti fiduciari, creatività, innovazione, responsabilità nella spesa pubblica e coraggio sia la strategia vincente in questo tipo di progetti”.
Freschi ha poi continuato sul significato, per il nostro territorio, dell’esistenza del progetto WIN “un progetto che è la conferma di tanti anni di lavoro per la costruzione di relazioni fiduciarie concrete per obiettivi comuni, intrecciate fra gli operatori dei servizi pubblici e del terzo settore. Questi sono i primi passi necessari per una risposta efficace e veloce all’emergenza povertà. L’esistenza di WIN significa avere un punto di riferimento soprattutto per chi ha bisogno, ma anche per le istituzioni e gli organismi pubblici o privati oltre che per tutti coloro che vorranno dare un loro contributo a questo problema”.
Infine Freschi ha sottolineato gli aspetti che hanno suscitato maggiore interesse “innanzitutto la composizione dell’associazione Vecchie e Nuove Povertà che con gli aderenti al progetto WIN vede raggruppate 13 Caritas, 18 Associazioni di volontariato e 6 cooperative sociali. La platea è stata colpita anche dalla composizione dei firmatari del Patto: praticamente tutti gli attori sociali del territorio. Inoltre la platea ha evidenziato come la filosofia del progetto e il valore economico, sociale e culturale che esso emana con le proprie azioni, siano in corrispondenza con le linee tracciate dalla Carta per una responsabilità sociale condivisa, approvata dal Consiglio d’Europa a gennaio 2014”.
Per la Toscana, oltre a Win è stato presentato anche il progetto della Regione ‘Pronto Badante’, che ha ricevuto una menzione particolare da parte della giuria e che è stato presentato dai funzionari Marco Brintazzoli, Teresa Vieri e Paola Morelli.
Complessivamente hanno partecipato trentotto progetti europei (in rappresentanza di Svezia, Croazia, Polonia, Lituania, Francia, Belgio, Finlandia e Spagna) di cui cinque italiani.
Alla fine il progetto vincente è risultato essere quello svedese denominato Mamas Retro.
Alcune info sul progetto Win
Il progetto WIN è un progetto sociale di rete, che cerca di contrastare le povertà attraverso varie tipologie di interventi che hanno un minimo comun denominatore: accompagnare le persone e le famiglie dall'assistenzialismo all'autonomia.
L’idea del progetto WIN prova a rispondere a due tipi di bisogni:
- il 'bisogno' dei poveri: causa l’aggravarsi della crisi economico-finanziaria e della crisi della dimensione affettiva con conseguente incremento della povertà anche verso nuove fasce di popolazione
- il 'bisogno' degli Enti: tutti gli enti pubblici e privati si trovavano in grande difficoltà per rispondere alle nuove emergenze
Risultati attesi nel 2015
- 150 diagnosi di casi provenienti dai tavoli territoriali sul disagio e corrispondenti azioni di accompagnamento per inserimenti lavorativi, tra cui:
- 10 progetti di creazione d’impresa e/o sviluppo di nuovi settori di imprese già esistenti;
- 32 rientri in percorsi di formazione/istruzione;
- 62 progetti di inserimento lavorativo non curriculari;
- 10 assunzione a tempo determinato presso cooperative sociali e altre aziende;
- 18 inserimenti con progetti ‘Giovani SI’;
- 18 attivazioni di percorsi assistenziali in collaborazione con ASL 11, finalizzati al reinserimento lavorativo.
Fonte: Ufficio stampa e comunicazione CO&SO Empoli
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