
Elementi contrastanti hanno condizionato le possibilità di recupero dell’attività produttiva all’inizio del 2015. Indicazioni di ripresa all’interno di settori in arretramento durante l’anno trascorso si sono sommate ad incertezze emerse in contesti dove la produzione era già in crescita. Restano alcune aree critiche piuttosto definite.
Come risultato, nei primi 4 mesi del 2015, a Pistoia, la produzione industriale è rimasta in lieve flessione tendenziale (-3,3%). Il risultato pistoiese è stato leggermente peggiore rispetto all’andamento dell’analogo indice Istat della produzione italiana, anch’esso in lieve arretramento tendenziale nel primo trimestre, ma si spiega anche tenendo conto del peso diverso che comparti in crescita come il metalmeccanico presentano a livello locale ed italiano.
La frenata dei livelli produttivi è legata ad un nuovo rallentamento degli ordini dall’estero, che ha condizionato anche i risultati delle “grandi” aziende pistoiesi (con più di 10 addetti). Valutazioni non ottimistiche sull’evoluzione a breve dei livelli produttivi erano già presenti nelle previsioni delle aziende nel mese di gennaio.
Le previsioni per i prossimi mesi sono per una nuova crescita dei livelli produttivi, legata a prospettive molto migliori per l’andamento degli ordini dall’estero. Resta ancora prevalentemente incerto il destino della domanda interna.
Sul dato dei primi mesi del 2015 ha pesato la frenata del tessile, settore cresciuto in modo vivace nella prima parte dell’anno trascorso soprattutto nella componente rivolta ai mercati esteri. Durante tutto il 2014 i prodotti dei comparti “moda” hanno fornito il contributo più rilevante alla crescita delle esportazioni pistoiesi. Nonostante qualche indicazione migliore, compatibile con una tenuta o lieve crescita dei livelli produttivi rispetto al periodo immediatamente precedente, restano critiche le indicazioni che provengono dal settore del mobile.
Cristiana Pasquinelli, Consigliere delegato per il Centro Studi Confindustria Pistoia ha commentato: “Alcuni elementi che anticipano le tendenze di medio periodo sono in crescita. Le valutazioni delle aziende sull’andamento dei livelli occupazionali sono migliorate rispetto agli anni precedenti, in linea con gli analoghi indicatori nazionali e gli interventi di cassa integrazione ordinaria presentano la stessa tendenza in discesa che contraddistingue la media italiana. Le aziende ci dicono che le prospettive sul versante estero restano positive, segnatamente in quei settori dove è stata più forte la percezione di un rallentamento”.
Secondo Federica Landucci, Presidente di Confindustria Pistoia: “Il fatto che la ripresa in queste fasi iniziali proceda in modo irregolare non deve farci perdere di vista un elemento di fondo: il contesto economico continua a migliorare e l’industria pistoiese è parte attiva della ripresa. Le aziende pistoiesi hanno dimostrato di avere sia la volontà che le possibilità di agganciare la crescita.
I problemi delle aziende non sono soltanto quelli legati alla congiuntura, ma anche e soprattutto quelli di un contesto che per molti anni ha tolto spazio all’impresa senza valutarne in modo appropriato il contributo economico ed il valore culturale, di crescita per la società. Occorre guardare oltre la congiuntura e pensare ad una nuova stagione di investimenti per il Paese dove l’’industria può giocare un ruolo di primo piano”.
Fonte: Confindustria Pistoia - Ufficio Stampa
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