Lega Pro, sulle riforme 10 club chiedono l'assemblea per l'aspettata riforma

Dieci club (A.C. Pavia S.R.L.; A.C. Prato S.p.A.; Carrarese Calcio S.r.l.; Catanzaro Calcio 2011 S.r.l.; S.S. Ischia Isolaverde S.r.l.; S.S. Juve Stabia S.r.l.; Paganese Calcio 1926 S.r.l.; U.C. Albinoleffe S.r.l.; U.S. Città di Pontedera S.r.l.; U.S. Grosseto F.C.), hanno indirizzato al Presidente della F.I.G.C, al Presidente del C.O.N.I. ed al Presidente della Lega Pro, la istanza per chiedere la convocazione della Assemblea, per discutere delle riforme.

La Lega di A e la Lega di B hanno discusso nelle rispettive Assemblee di Lega cosa fare. Poi, hanno dato vita ad un tavolo bilaterale per discutere in merito. A questo tavolo, convocato in F.I.G.C., era purtroppo assente la Lega Pro.

Oggi, il calcio vive una stagione di necessaria rifondazione ed innovazione. La crisi economica si congiunge a quella morale e da qui nasce l'urgenza di uno scatto per innovare, pena il decadimento del calcio italiano.

La Lega Pro ne paga il prezzo più pesante, e la controprova c'è stata nell'ultima riunione del Consiglio Federale: la proposta formulata per i criteri su cui basare i ripescaggi, nascondeva il tentativo di evitare che ce ne fossero.

Infatti la proposta riguardava la possibilità di prevedere per il ripescaggio oltre alla fideiussione da 600mila euro, una tassa a fondo perduto di ben 600mila euro! (la stessa tassa nelle stagioni scorse era prevista in euro 200mila, in tal modo si sarebbe portato avanti il disegno di prosciugare ulteriormente la Lega Pro, senza che quest'ultima ne fosse minimamente partecipe).

La crisi della Governance della Lega Pro e l'insipienza di chi la dirige determina un grave nocumento agli interessi dei Club. L’istanza presentata mira ad un solo obiettivo: fare dei Presidenti della Lega Pro i protagonisti della riforma del calcio delle cento città, e del calcio italiano. Chi, in questi mesi, si è opposto alla discussione porta su di sé una grave responsabilità.

Il Presidente Tavecchio, ha più volte dichiarato che se non si trovasse un accordo tra le Leghe e le componenti Federali, lui andrà a porre il tema al C.O.N.I.. Forse è giusto, ma non si accorge che la discussione non si può fare perché ad una Lega importante si sta impedendo, da tempo, la sede ove poter discutere e dare una concreta mano alla riforma? Si legga l'istanza e si capirà cosa vogliono veramente i Club di Lega Pro.

Fonte: Prato Calcio

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