
Grani antichi nel 2015? In un mondo in cui le persone sono abituate a mangiare pasta dal colore giallo splendente ecco che c'è chi ancora investe e punta sul recupero delle produzioni ormai considerate dai più 'superate'. È il caso della famiglia Pedrini, che dal Trentino si è trasferita anni fa tra Castagno d'Elsa e Montignoso, nel territorio comunale di Gambassi Terme, avviando le propria azienda agricola 'San Cristoforo' e dedicandosi principalmente alla riscoperta di varietà coltivate fino alla metà del secolo scorso: Verna, Senatore Cappelli, Frassinetto e Gentilrosso per fare degli esempi.
Franco Pedrini, colui che ha fatto iniziare il tutto, è stato ospite ieri sera, venerdì 29 maggio, del Museo della Memoria Locale di Cerreto Guidi per una serata organizzata dal locale gruppo di acquisto solidale 'Millepiedi' e dal Comune.
Nel corso della conferenza l'imprenditore agricolo ha ricostruito le tappe della sua avventura e il perché della scelta di puntare su questo tipo di prodotti. Biologico e biodinamico, nel nome della sostenibilità, sono state da sempre le sue parole chiave. In primis, coltivando delle varietà che avrebbero permesso tutti gli anni di avere un seme da piantare, cosa non possibile con le specie nanizzate commercializzate dalle industrie del settore, frutto di modifiche avvenute negli anni Cinquanta e ricerche utilizzando anche raggi gamma. C'era poi la volontà di combattere le intolleranze, sempre crescenti, dovute da un consumo eccessivo di prodotti derivati da cereali con altra presenza di glutine. Ecco dunque la riscoperta delle varietà antiche: l'azienda da tempo collabora con la facoltà di Agraria dell'Università di Firenze per capire quali sono i vantaggi di queste materie prime. Studi hanno dimostrato che l'organismo li digerisce maggiormente e le intolleranze calano. Cambia il metodo di produzione, sicuramente più 'slow': servono anche 56 ore di essiccazione e temperature basse, intorno ai 38°.
“Grani con il glutine naturale: è questa la risposta alle intolleranze”, ribadisce Pedrini, dalla cui produzione agricola nascono pasta, pane e prodotti da forno.
La sfida per il futuro? È quella di creare per il futuro una filiera di agricoltori in grado nel futuro di portare avanti questo tipo di coltivazioni, educare il consumatore e favorire il ritorno all'attenzione verso la terra, dalla quale possono arrivare anche posti di lavoro.
Nel corso della serata sono stati mostrati anche dei video per mostrare l'azienda e la propria attività. Luca Pedrini, uno dei figli di Franco, si è specializzato nella produzione della pasta e ha messo in piedi una propria attività, creando un filo diretto con l'azienda di famiglia. Molto attento il pubblico presente nello scoprire questa realtà della Valdelsa che, anche a livello nazionale, sta facendo davvero scuola.
d.d.
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