Regionali, Mugnai (FI): "Con me basta sprechi sulla 429"

Stefano Mugnai (foto gonews.it)

«Statale 429 ultimata entro il 2017 senza ulteriori sprechi di tempo e risorse, ma anche una implementazione dei servizi sanitari territoriali e maggior tutela per i prodotti del territorio»: questi gli impegni programmatici del  candidato di Forza Italia alla presidenza della Regione Toscana Stefano Mugnai, che ieri a Certaldo ha presentato i punti del suo impegno che avranno ricaduta positiva sulla Valdelsa oltre che, più in generale, sulla Toscana.

Sicuramente peculiare la questione della 429: «Questa statale è un emblema – osserva Mugnai – di come in questa regione si gestiscano molti aspetti dell’attività di governo ma in particolare le opere, con piani che negli anni ripropongono gli stessi lavori mai attuati e alcuni ancora lontani dalla fase esecutiva come in un libro dei sogni perenne, da cui mai ci si risveglia. E infatti la 420 è la novella dello stento di uno spreco che dura da vent’anni, con costi lievitati da 35 a oltre 100 milioni senza nemmeno che quei 17 chilometri siano stati completati. Ma io a quel libro dei sogni darò uno scrollone, e le opere in Toscana ripartiranno rapide e sveglie».

E mentre Mugnai annuncia maggior tutela dei prodotti tipici e artigianali attraverso la proposta normativa sul ‘made in’ firmata Antonio Tajani che si discute proprio quest’oggi in Europa e che il candidato azzurro intende declinare in misura Toscana, uno dei temi cardine affrontati ieri è stato sicuramente quello dell’ospedale di Castelfiorentino: «A furia di sfilare servizi – ha osservato Mugnai – quella struttura da ospedale è diventata un poliambulatorio. Castelfiorentino non è l’unico caso, purtroppo, in questo senso, ma è uno dei casi in cui la politica del carciofo portata avanti in questi anni dalla Regione, con dismissioni di ospedali condotte in sordina morso a morso, ha prodotto maggiori danni. Così oggi i cittadini di quest’area sono privi di possibilità di risposte sanitarie all’altezza dei bisogni, a meno di non spostarsi verso Empoli o verso Poggibonsi. Il che, in situazioni acute, non è certo garanzia di servizio adeguato. Intanto, mentre si depotenziano i servizi di assistenza e cura, poltrone e apparati restano intatti. Il mio programma è facile: fare il contrario di questo».

Fonte: Ufficio Stampa

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