Via Viaccia, una lettore ci torna sopra: "Una situazione che non cambia, siamo rassegnati"

Ponterotto di Montelupo Fiorentino

gonews.it torna di nuovo sulla questione di via Viaccia tra Montelupo Fiorentino ed Empoli con una lettera ricevuta da un cittadino. Di seguito il testo:

"Per quanto concerna la situazione di Via Viaccia tra Montelupo ed Empoli, tutto è rimasto fermo, come lo è da da sempre.
Nessun intervento, nessuna notizia, nessun cartello di divieto di scarico rifiuti, illuminazione assai scadente. Insomma, tutto come sempre.

Tante parole sono state dette, ma fatti stiamo a zero. I rifiuti continuano ad essere abbandonati tranquillamente dai soliti noti ed emulatori, le macchine continuano a passare da li a velocità "sostenute", di notte la visibilità è ridotta quasi allo zero, ed ora che si va verso la stagione estiva erba alta ovunque, con coppiette che si appartano nei campi circostanti lasciando per terra preservativi usati e ogni tanto anche qualche siringa. Non proprio una grande immagine ed anche un pericolo per la salute e l'incolumità pubblica.
E' una strada secondaria, non ci sono interessi economici in questa zona, il degrado, l'incuria, l'abbandono sono uno simbolo della periferia, dove non girano soldi è normale che sia tutto lasciato a se stesso.

Come privato cittadino che non fa parte del comitato di via Viaccia ma del quale appoggio ragioni e protesta, l'indignazione ha lasciato il posto alla rassegnazione che è dal 1978 da quando abito qua niente è cambiato e niente mai cambierà, l'unica cosa fatta in quasi 40 anni hanno ristretto la carreggiata all'incrocio con via Maremmana e messo quei paletti ridicoli per strada sia su via Maremmana che sul tratto finale di via Viaccia. Esteticamente un cazzotto in un occhio, per la viabilità assolutamente inutili, quasi dannose anzi.
E il nostro amico rom e la sua combriccola che continua a scorazzare impunito, a scaricare spazzatura sul ciglione, a sbarrare la strada di acceso, a insultare, minacciare e prendersi gioco di tutti.
Se lo fa un italiano va in galera, se lo fanno loro va bene.

Se questo vuol dire integrazione, l'integrazione non mi interessa. A loro si danno le case, gli paghiamo le bollette e gli affitti e poi ci sono italiani che prendono 400 euro al mese di pensione e mangiano a giorni alterni o quelle che addirittura dormono in macchina. Io queste persone vicino a casa mia non le voglio, e non sono l'unico. Credetemi non sono l'unico. Perchè non voglio sentirmi ospite a casa mia. Si chiama giustizia sociale, non è razzismo. Quando loro pagheranno le bollette, andranno a lavorare, si pagheranno gli affitti come facciamo noi sarò il più contento del mondo".

Un privato cittadino a cui non interessa la popolarità

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