Sel esce dalla maggioranza: "Siamo ormai una voce critica, il nostro posto non è più al governo della città"

Nonostante gli allontanamenti avvenuti ormai da tempo tra i nostri partiti a livello nazionale, fino ad oggi a livello locale eravamo sempre andati oltre al fine di trovare una sintesi nel bene e nell'interesse dei cittadini di San Gimignano.

Già con l’appoggio dato al governo Monti e alle riforme portate avanti che sono state oggetto di revisione da parte della Corte Costituzionale in questi giorni, la nascita del governo Letta poi e  soprattutto con il governo Renzi oggi , le diversità tra i nostri partiti ,anche a livello locale, si sono accentuate in quanto Sel è sempre stata molto critica sulle ultime riforme volute dall'esecutivo nazionale, basti pensare alla riforma del jobs act fino ad arrivare alla riforma sulla scuola dove ancora una volta si danno grandi agevolazioni alla scuola privata, e le critiche non sono solo sul merito delle questioni ma anche sul metodo che non lascia spazio al contraddittorio e va avanti a “colpi di fiducia”, le riforme istituzionali portate avanti con questo metodo sono un esempio di una politica che assolutamente non condividiamo.

Se a livello nazionale questo è il quadro, non va meglio a livello regionale infatti alle prossime elezioni 4 regioni su 7 vedono i nostri partiti percorrere strade diverse e presentarsi non coalizzati.

In particolare nella nostra regione il governatore uscente Rossi è passato dal dichiararsi fortemente contrario ai tagli sulla sanità imposti dal governo centrale , a definire questi tagli uno stimolo a far meglio e quindi ad allinearsi a quanto imposto dal governo Renzi senza proporre azioni diverse a livello regionale.

Per quanto riguarda l’amministrazione locale , abbiamo appoggiato questa amministrazione alle elezioni dello scorso anno convinti che la presenza della sinistra nella coalizione che governa la nostra comunità fosse un valore fondamentale e abbiamo convintamente partecipato attivamente alla composizione del programma portando il nostro contributo , ma nel momento della presentazione del bilancio abbiamo espresso il nostro disappunto in quanto erano state prese decisioni al di fuori del programma come l’esternalizzare il servizio di mensa.

Pur riconoscendo che l’amministrazione sempre più spesso si trovi a prendere velocemente decisioni dettate da tempi sempre più stretti imposti dal governo centrale e spesso dovendo fare lo sforzo di interpretare una normativa in continua evoluzione, su alcuni punti del bilancio non siamo stati assolutamente d’accordo e abbiamo più volte espresso le nostre critiche nelle sedi preposte.

 Nonostante i continui tagli da portare al bilancio, e anche su questi il governo Renzi ha confermato questa impostazione, abbiamo apprezzato che siamo comunque riusciti a non ritoccare le tariffe, la stessa cosa non possiamo dirla dei servizi per la decisione presa sulla mensa, inoltre non abbiamo assolutamente condiviso per esempio il taglio effettuato alle associazioni o la revisione delle agevolazioni alle tariffe dei parcheggi.

Nonostante gli allontanamenti avvenuti ormai da tempo tra i nostri partiti a livello nazionale, fino ad oggi a livello locale eravamo sempre andati oltre al fine di trovare una sintesi nel bene e nell'interesse dei cittadini di San Gimignano.

Già con l’appoggio dato al governo Monti e alle riforme portate avanti che sono state oggetto di revisione da parte della Corte Costituzionale in questi giorni, la nascita del governo Letta poi e  soprattutto con il governo Renzi oggi , le diversità tra i nostri partiti ,anche a livello locale, si sono accentuate in quanto Sel è sempre stata molto critica sulle ultime riforme volute dall'esecutivo nazionale, basti pensare alla riforma del jobs act fino ad arrivare alla riforma sulla scuola dove ancora una volta si danno grandi agevolazioni alla scuola privata, e le critiche non sono solo sul merito delle questioni ma anche sul metodo che non lascia spazio al contraddittorio e va avanti a “colpi di fiducia”, le riforme istituzionali portate avanti con questo metodo sono un esempio di una politica che assolutamente non condividiamo.

Se a livello nazionale questo è il quadro, non va meglio a livello regionale infatti alle prossime elezioni 4 regioni su 7 vedono i nostri partiti percorrere strade diverse e presentarsi non coalizzati.

In particolare nella nostra regione il governatore uscente Rossi è passato dal dichiararsi fortemente contrario ai tagli sulla sanità imposti dal governo centrale , a definire questi tagli uno stimolo a far meglio e quindi ad allinearsi a quanto imposto dal governo Renzi senza proporre azioni diverse a livello regionale.

Per quanto riguarda l’amministrazione locale , abbiamo appoggiato questa amministrazione alle elezioni dello scorso anno convinti che la presenza della sinistra nella coalizione che governa la nostra comunità fosse un valore fondamentale e abbiamo convintamente partecipato attivamente alla composizione del programma portando il nostro contributo , ma nel momento della presentazione del bilancio abbiamo espresso il nostro disappunto in quanto erano state prese decisioni al di fuori del programma come l’esternalizzare il servizio di mensa.

Pur riconoscendo che l’amministrazione sempre più spesso si trovi a prendere velocemente decisioni dettate da tempi sempre più stretti imposti dal governo centrale e spesso dovendo fare lo sforzo di interpretare una normativa in continua evoluzione, su alcuni punti del bilancio non siamo stati assolutamente d’accordo e abbiamo più volte espresso le nostre critiche nelle sedi preposte.

 Nonostante i continui tagli da portare al bilancio, e anche su questi il governo Renzi ha confermato questa impostazione, abbiamo apprezzato che siamo comunque riusciti a non ritoccare le tariffe, la stessa cosa non possiamo dirla dei servizi per la decisione presa sulla mensa, inoltre non abbiamo assolutamente condiviso per esempio il taglio effettuato alle associazioni o la revisione delle agevolazioni alle tariffe dei parcheggi.

Sulla mensa eravamo consapevoli che andasse ripensato il servizio in base alla situazione attuale, ma crediamo che si poteva ipotizzare una soluzione diversa da quella di esternalizzarlo completamente.

Ed è quindi alla luce di un quadro nazionale che ci vede sempre più lontani e di un modello che comunque a caduta si rispecchia anche a livello locale, che Sel non sentendo proprie certe azioni portata avanti da questa amministrazione e comprendendo  la necessità di continuare ad andare avanti prendendo le proprie decisioni a prescindere dalle nostre osservazioni, crediamo corretto nei confronti di tutti, soprattutto nei confronti dei cittadini di San Gimignano, di fare chiarezza e formalizzare la nostra uscita dalla maggioranza in quanto essendo ormai una “voce critica” il nostro posto non è più al governo della città.

Circolo SEL San Gimignano

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