La denuncia del M5S: "Il Comune viola la par condicio"

In qualità di candidata consigliera alle prossime elezioni regionali, ho riscontrato che oltre alle abusive affissioni di manifesti elettorali, è stata violato l'art. 9 della Legge 28/2000 anche in altre due occasioni da parte dell'amministrazione comunale di Greve in Chianti.

Mi riferisco in particolare all'iniziativa pubblica svoltasi il 4 Maggio a Greve sul tema " “Meningite e vaccinazioni: luci e ombre”, pubblicizzata attraverso un volantino pubblicato sul profilo Facebook istituzionale dell’amministrazione e distribuito ai cittadini. Il volantino, con il logo del Comune in testa, riporta la presenza all’iniziativa del Sindaco, PaoloSottani, e dell’Assessore Maria Grazia Esposito che risulta essere candidata alleprossime elezioni regionali nella Lista del Partito Democratico.

La seconda riguarda la manifestazione “La Vetrina delle Città Slow”, svoltasi il 9 e 10 maggio

2015 a Greve in Chianti, pubblicizzata attraverso una brochure pubblicato sul profilo Facebook istituzionale dell’amministrazione e distribuito ai cittadini. La brochure, con il logo del Comune in testa, riporta la presenza del Sindaco, Paolo Sottani, e degli Assessori StefanoRomiti e Gionni Pruneti.

Ricordo che il divieto di comunicazione istituzionale previsto dall’art. 9 della Legge 28/2000 è

finalizzato ad evitare il rischio che le amministrazioni, nello svolgere attività di comunicazione

istituzionale in periodo elettorale, possano fornire, attraverso modalità e contenuti informativi non

neutrali, una rappresentazione suggestiva, a fini elettorali, dell’amministrazione stessa e dei suoi

organi titolari, sovrapponendo, in tal modo, l’attività di comunicazione istituzionale a quella propria

dei soggetti politici.

Ho quindi provveduto a segnalare l'accaduto al Corecom, l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni che svolge compiti istruttori per conto del Ministero dello Sviluppo Economico.

Ho ricevuto ieri l'esito dell'Istruttoria che conferma la violazione della legge ed invita formalmente l’Amministrazione comunale a cessare ogni forma di comunicazione istituzionale in forma

personale e a rimuovere dal proprio profilo Facebook istituzionale i materiali oggetto di

segnalazione, oltre a proporre all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni l’adozione di un provvedimento sanzionatorio.

Le valutazioni dell'accaduto le lascio ai cittadini che come me pretendono correttezza e osservanza delle leggi a tutti coloro che ricoprono incarichi pubblici istituzionali.

 

Lucia Bardini

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