Bilancio in crescita per la BCC Cambiano, Regini: "Tre nuovi sportelli per rimanere vicini al territorio"

(foto gonews.it)


Si chiude il bilancio 2014 della Banca di Credito Cooperativo di Cambiano con molta soddisfazione da parte dei dirigenti. Nella sede di Castelfiorentino il presidente Paolo Regini e il direttore generale Francesco Bosio hanno mostrato alla stampa i dati dello scorso anno dell'istituto di credito fondato nel 1884, con all'attivo 36 filiali per oltre 310 dipendenti, prima dell'approvazione dell'assemblea dei soci prevista per domani 23 maggio.

"I nostri bilanci - commenta Bosio - hanno tradizionalmente un andamento molto positivo nonostante questi periodi di grande difficoltà. Bisogna essere parte attiva dell'economia per sostenerla. In questo senso i risultati ci danno ragione."

Le statistiche parlano chiaro anche sui risultati: la raccolta complessiva ha raggiunto la cifra di 2.367 milioni di euro, con una crescita del 4,87% rispetto all’anno precedente, mentre a livello nazionale il dato registrato è invece -1,1% ; gli impieghi economici ammontano a 1.909 milioni di euro, con una crescita del 3,29%, mentre a livello nazionale è del -1,40% e a livello regionale del -3,50. L’utile netto d’esercizio si attesta a 4,9 milioni di euro, dopo consistenti accantonamenti prudenziali compiuti a fronte del portafoglio crediti.

Le performance sono da confrontare con una situazione finanziaria italiana negativa: solo il Pil del primo trimestre 2015 è in aumento dello 0,3%, a fronte di un tasso di disoccupazione ancora alto, di una fiducia delle imprese manifatturiere in crescita ma ancora sotto lo zero e di un reddito disponibile reale legato ancora alla crisi.

Il segreto del successo dell'istituto è presto detto: "La banca è sempre stata solida - continua Regini -, non ha mai fatto operazioni a rischio. Siamo sempre rimasti a fianco del territorio, delle Pmi, delle famiglie e con istituzioni e del tessuto sociale: per questo siamo percepiti come la banca vicina al territorio".

"A breve apriremo nuovi sportelli a Greve in Chianti, Sesto Fiorentino e Quarrata - continua -, in controtendenza rispetto alla riduzione nel quinquennio in Toscana del 10%. Così saremo più presenti in tutta la  Regione, come si richiede per la più grande BCC della Toscana".

Stesso concetto espresso dal dg: "La nostra banca ha continuato a fare il mestiere di banca. Non ha avuto devianze sulla finanza che sono state piuttosto diffuse nelle parti più grandi del sistema bancario italiano. Siamo una banca nel territorio, e non del territorio. La differenza è grande: stare nel territorio vuol dire essere radicati, condividere la storia e la cultura del territorio. Questo è il valore principale. Fare il mestiere tradizionale è il futuro. Ogni cliente non deve essere un numero ma deve essere una persona che si rapporta con chi è capace di ascoltare".

Le prospettiva per il futuro? Per Regini è necessario "completare la crescita della banca, consolidare la presenza, far conoscere l'istituto. Guardiamo all'ipotesi di riforma del sistema di credito cooperativo con molta attenzione. Dopo l'intervento legislativo sulle banche popolari, cerchiamo di capire se ci sarà una manovra che potrà riguardarci".

Elia Billero

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