Crisi, tubone e Poteco nel 2014 di Assoconciatori: la relazione di Donati all'assemblea pubblica

(foto gonews.it)


Molte soddisfazioni e molte difficoltà per l'associazione Conciatori di Santa Croce nel trascorso 2014 e in questa prima parte del 2015. Lo afferma il presidente Franco Donati durante l'assemblea annuale tenutasi oggi, giovedì 21 maggio, di fronte alla platea di soci, rappresentanti delle istituzioni, sindacati e stampa. Presenti al tavolo Roberto Giannoni e Alessandro Francioni, vice presidenti di Assoconciatori, Donati, Piero Maccanti, direttore Assoconciatori, Andrea Gnesi e Piergiovanni Vivaldi.

Nella prima parte dell'incontro (l'assemblea dei soci è di carattere riservato) è stato riferito dei punti di forza e di debolezza dell'associazione. In primis nei confronti dei giovani: "Cerchiamo con tenacia di far capire ai giovani che in questo settore ci sono importanti prospettive di lavoro - afferma Donati -, e con il polo tecnologico conciario (Po.Te.Co.) giunto al completamento del primo lotto a fine 2014 possiamo preparare tecnici di alta formazione".

In seguito la compatibilità ambientale: "È il nostro obiettivo primario, e va di pari passo con la riduzione dei costi di smaltimento. È quasi completata la fusione fra i depuratori di Ponte a Cappiano e Santa Croce, e stiamo lavorando alla realizzazione dell'acquedotto industriale che tratterà le acque della Valdinievole".

Le problematiche sono sotto gli occhi di tutti: "Nel 2014 è crollato il mercato russo, in Cina le scelte della moda e del lusso vanno verso la manifattura interna, e i segnali della ripresa del primo trimestre 2015 dello 0,3% sembrano riflessi della campagna elettorale in atto".

Non solo il mercato estero a dare concorrenza: "Dal polo concorrente di Arzignano c'è una concorrenza sleale per i costi del trattamento dei rifiuti, che sono costano un terzo rispetto ai nostri e non hanno il trattamento dei fanghi".

E anche le firme al momento sono in calo, nonostante, afferma sempre Donati, che ci siano delle ampie richieste per campionature che fanno ben sperare per il futuro.

Parlando di campagna elettorale, una massima particolarmente efficace: "Ai candidati giunti nel distretto che hanno ogni volta chiesto di cosa avevamo bisogno, abbiamo sempre risposto 'che ci si lasci lavorare in pace'".

Ma alcune richieste sono arrivate: "Assistiamo al degrado delle vie sotto il livello di quello esistente nei paesi del terzo mondo, mentre la manutenzione del verde pubblico è affidato alla buona volontà dei cittadini o dei privati".

In seguito a questo la risposta degli amministratori. Forte quella del sindaco di Castelfranco Gabriele Toti: "Al momento i Comuni sono come dei bancomat, ma fra poco appenderemo il cartello della chiusura. Per questo dico che ognuno deve lavorare in pace, ma convergendo verso il solito obiettivo". Sempre Toti ha rivendicato alcune scelte politiche: "Gli investimenti per il tubone servono non solo per i dirigenti, ma anche per gli operai, per un settore intero. Recuperiamo l'orgoglio della zona".

Sono arrivati anche i commenti del sindaco di Santa Croce Giulia Deidda, che ha rinnovato la vicinanza delle istituzioni all'associazione e alle aziende socie. E posto l'attenzione sul tavolo di distretto con i sindacati e la Cna, "dal quale sono nate le decisioni chiave per una realtà importante come il polo conciario".

Presente anche l'assessore allo sviluppo economico di Fucecchio Silvia Tarabugi. Da lei la questione della diversa provincia di appartenenza, che determina regole diverse da unificare.

Elia Billero

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