L'appello degli intellettuali per Tommaso Fattori: "Per tornare protagonisti della democrazia". Oltre 80 le firme illustri

Oltre ottanta firme di personalità del mondo dell'università, della cultura e della ricerca scientifica sono state presentate oggi presso la sede  del Comitato elettorale di Firenze, a sostegno della Lista Sì Toscana a Sinistra e della candidatura alla Presidenza della Regione Toscana di Tommaso Fattori.

Tomaso Montanari, Adriano Prosperi, Enzo Collotti, Donatella della Porta, Sandra Bonsanti, Salvatore Settis, Paul Ginsborg, Davide Riondino, Luciana Castellina, Sandra Teroni alcuni dei promotori dell'appello "Per tornare ad essere protagonisti della nostra democrazia!";   Pietro Costa, Elena Pulcini, Marcello Buiatti, Ginevra Bompiani, Emilio Santoro,  Simonetta Soldani, Giampasquale Santomassimo, alcune delle adesioni. (promotori, adesioni e appello in allegato).

"E' la prima volta che arriva un impegno così esplicito dal mondo della cultura toscana, di un numero così vasto di personalità di fama internazionale a sostegno delle idee di un progetto politico: si sta aprendo una storia nuova, queste conoscenze e questi saperi devono costituire uno dei pilastri di Sì Toscana a Sinistra che vedrà nel 31 maggio solo una tappa di un percorso condiviso ed unitario".

Appello per sostenere Sì Toscana a Sinistra 

Per tornare ad essere protagonisti della nostra democrazia!

 

Televisioni e giornali ripetono ogni giorno che le prossime elezioni regionali sono "una conta per Renzi". Come se quell'articolo 3 della nostra Costituzione che afferma il diritto di ogni cittadina/o a contribuire a determinare le scelte politiche del paese potesse tradursi  in una risposta al quesito: ti piace? O non ti piace?

La prima cosa su cui pronunciarsi col voto è proprio questa: se acconsentiamo o meno a che la democrazia possa ridursi all'accettazione passiva di decisioni che le cittadine e i cittadini non hanno contribuito a determinare. Perché la partecipazione in questi decenni si è ridotta al minimo, spariti i partiti, sparita quella fitta rete di organizzazioni, di sedi comuni, che un tempo dava voce a tutti.

L'approvazione della nuova legge elettorale – per via del metodo seguito per imporla e per la sua sostanza autoritaria – ma più in generale tutto il modo di governare di Renzi, al di là dei pur gravi contenuti delle singole scelte (manomissione della Costituzione, scuola, jobs act, ecc.), hanno espropriato e mortificato ulteriormente la sovranità delle cittadine e dei cittadini, accelerando l'erosione del tessuto democratico del nostro paese. È necessario invertire la rotta, perché è ormai evidente che il rischio è più grosso di quanto forse non avessimo tutti inizialmente immaginato.

Quanto è accaduto è un vero stravolgimento dell'identità e natura del PD.

Le elezioni regionali sono, pur nei loro limiti, l'occasione per riattivare un circuito, ridare fiducia nella politica; e cioè nel fare collettivo di ogni cittadina/o per il bene comune.

Coloro che hanno dato vita alla lista "SI' Toscana a sinistra" che candida Tommaso Fattori alla presidenza della Regione – giovani soprattutto, ma anche meno giovani, impegnate/i nelle organizzazioni della società civile, nei movimenti, nei partiti di sinistra tuttora esistenti, un'aggregazione di volenterose/i che però i sondaggi danno a più del 10 % – si propongono per prima cosa di riattivare l'impegno, di combattere la passività e la sfiducia, il disfattismo verso qualsiasi tentativo a sinistra, il superamento di antiche divisioni.

Un appoggio alle idee della lista elettorale "SI' Toscana a sinistra" ha questo significato.

Vuole anche affermare che un altro modo di essere della Toscana è possibile,

e che occorre iniziare a costruirlo. La Toscana non è una regione come un'altra: è stata un modello virtuoso. Oggi rischia di non reggere più. Il Pd toscano ha subìto una profonda mutazione genetica, ed Enrico Rossi non ha più alcun margine di indipendenza politica dalla linea di Matteo Renzi. Quel modello è finito

Lentamente ma inesorabilmente gli interessi forti hanno infatti riguadagnato terreno, hanno piegato le politiche pubbliche ai loro obiettivi, insensibili alle minacce al territorio, al paesaggio, all'efficienza e alla universalità dei beni comuni: sanità, scuola, acqua, servizi. Hanno tradito le aspettative delle donne di veder concretizzati i loro diritti nell'organizzazione della vita sociale. Hanno affogato i nostri storici monumenti in un bosco di shopping centers. Hanno sollecitato un turismo che sta stravolgendo le città e non consente un rapporto vero con gli esseri umani e la loro storia. Hanno indotto all'abbandono di qualsiasi strategia capace di indicare un nuovo modello economico per la Toscana. Un modello in grado di dare lavoro: a chi lo ha perduto con lo smantellamento della industria tradizionale, e a chi lavoro non ne ha ancora mai avuto.

Noi invece vogliamo che la Toscana continui ad essere un punto di riferimento per chi pensa che «l'Italia ha ancora qualcosa da dire» (Piero Calamandrei). Cambiare si può, e impegnandosi collettivamente qualcosa si ottiene. Se nelle scorse settimane si è riusciti per esempio a salvare almeno in parte l'ottimo Piano paesaggistico messo a punto dall'assessore all'urbanistica della Regione – un Piano sottoposto a uno stravolgente attacco posto in atto da consiglieri renziani e berlusconiani – è perché si è attivata una azione popolare che ha scongiurato il peggio.

Vi chiediamo di partecipare a questo tentativo, a questo impegno collettivo.

Vi chiediamo di tornare a essere protagonisti della nostra democrazia, cittadini fino in fondo: non sudditi del mercato e della politica di plastica che ha divorato la sinistra italiana.

Vi chiediamo di aiutarci a cambiare: con il voto, ma non solo con il voto.

Sì, cambiare è possibile. Dipende solo da noi.

PROMOTRICI E PROMOTORI:

Tomaso Montanari (Università di Napoli)

Adriano Prosperi (Scuola Normale Superiore, Pisa)

Sandra Bonsanti (Libertà e Giustizia)

Salvatore Settis (Accademia dei Lincei)

Paul Ginsborg (Università di Firenze)

Enzo Collotti (Università di Firenze)

Donatella Della Porta (European University Institute, Firenze)

Giancarlo Fasano (Università di Pisa)

Francesco ‘Pancho’ Pardi (Università di Firenze)

Carlo Cecchi (attore)

Davide Riondino (attore)

Maria Luisa Boccia (Università di Siena)

Laura Barile (Università di Siena)

Sandra Teroni (Università di Cagliari)

Luciana Castellina  (giornalista)

 

ADESIONI:

 

Cesare Baglioni  (Università di Siena)

Luca Baranelli (redattore editoriale)
Anna Belgrado (Università di Pisa)

Ginevra Bompiani (Università di Siena)

Andrea Borgna (Associazione Siena per Gaza)

Marcello Buiatti (Università di Firenze)

Giuliano Campioni (Università di Pisa)

Pietro Cataldi (Università per Stranieri, Siena)

Giovanni Contini (storico)

Pietro Costa (Università di Firenze)

Daniele De Amicis (Università di Siena)

Francesco Dessì (Università di Firenze)

Giovanni Falaschi (Università di Perugia)

Giuseppe Faso (Rete Antirazzista)

Anna Carola Freschi (Università di Bergamo)

Daria Frezza (Università di Siena)

Mercedes Frias (Associazione Prendiamo la parola)

Fausta Garavini (Università di Firenze)

Rino Genovese (Scuola Normale Superiore, Pisa)

Stefanella Griccioli (Associazione Siena per Gaza)

Ilaria Guidi (ricercatrice CNR)

Francesca Joppolo (giornalista)

Sergio Landucci (Università di Firenze)

Luca Lenzini (Università di Siena)

Laura Li Vigni (consigliere comunale uscente, Sinistra per Siena)

Luciano Licausi (Università di Siena)

Attilio Lolini (poeta)

Mariella Maglioni (scrittrice)

Anna Maria Manetti (Associazione Pantagruel, Firenze)

Riccardo Margheriti  (vicepresidente ANPI Siena)

Renzo Martinelli (Università di Firenze)

Carla Masolino (Università di Pisa)

Vittorio Mete (Università di Firenze)

Simonetta Monti (CNR Pisa)

Lorenzo Mosca (Scuola Normale Superiore, Firenze)

Fabio Mugnaini (Universita di Siena)

Giuseppe Nava (Università di Siena)

Fiamma Nicolodi (Università di Firenze)

Giulio Nobiloni Laloni (architetto)

Alberto Olivetti (Università di Siena)

Giuseppe Nava (Università di Siena)

Leonardo Paggi (Associazione per la storia e le memorie della Repubblica)

Giovanni Paoletti (Università di Pisa)

Maria Pia Pasetti Amaducci (psicoterapeuta)

Mario Piccinini (notaio)

Picciolini Anna (Associazione Libere tutte, Firenze)

Roberta Pisa (psicoterapeuta)

Patrizia Pisanu (Associazione Siena per Gaza)

Pietro Piussi (Università di Firenze)

Antonio Prete (Università di Siena)

Elena Pulcini (Università di Firenze)

Riccardo Putti (Università di Siena)

Maria Rosano (Associazione Cittadinanza Attiva Toscana)

Graziella Rumer Mori (Associazione Libere tutte, Firenze)

Tiziana Sampietro (CNR-IFC Pisa)

Antonietta Sanna (Università di Pisa)

Giampasquale Santomassimo (Università di Siena)

Emilio Santoro (Università di Firenze)

Luisa Simonutti (ricercatrice CNR)

Simonetta Soldani (Università di Firenze)

Dario Squilloni  (psicoterapeuta)

Salvatore Tassinari (Associazione Pantagruel, Firenze)

Martina Tazzioli (Mary University London)

Roberto Teroni (ex assessore Regione Toscana)

Maria Tinacci (Università di Firenze)

Massimiliano Tognetti (Univesità di Pisa)

Maurizio Torrini (Università di Napoli)

Monica Zoppé (CNR-IFC Pisa)

Fonte: Ufficio Stampa

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