
Per il prossimo anno scolastico Calci, con 6.500 abitanti, usufruendo di cinque sezioni d’asilo, soddisfa tutte le richieste presentate dalle famiglie e cinquantatre bambini sono stati ammessi alla scuola dell’infanzia, mentre a Vicopisano, che vanta 8.550 abitanti, ne sono stati ammessi soltanto 36, visto che le sezioni a disposizione sono appena quattro.
Dalla graduatoria definitiva, pubblicata a cura dell’istituto comprensivo ‘Ilaria Alpi’, con stupore si nota che sono rimasti esclusi trenta bambini, di cui tre non residenti. Se non ci sarà nessuna rinuncia tra i trentasei ammessi, saranno gioco forza costretti a ricorrere agli asili privati, quindi le loro famiglie saranno costrette, in questi tempi in cui si fanno i conti per arrivare alla fine del mese a sobbarcarsi i costi delle rette.
Ancora una volta il comune di Vicopisano che si autoproclama pronto a lenire le sofferenze della scuola, ha perso l’occasione per dimostrarlo. Questo è un problema serio, che si trascina da anni e l’amministrazione comunale evita di prenderlo in considerazione e si guarda bene dal progettare una quinta sezione.
Visto che alla materna di Calci, che fa parte dello stesso istituto comprensivo , non è rimasto escluso nessun bimbo, per l’avvenire, consiglio ai genitori dei bambini vicaresi, di iscriverli a Calci per avere la garanzia di essere ammessi. In compenso, a Lugnano accanto alla materna è stato costruito il nido: finanziato dalla regione con 800.000 euro ed integrato da circa € 667.000, messi a disposizione dalla ditta che lo ha realizzato e che lo gestisce.
Il nido, che ha una capienza di 35 posti, di cui sono stati occupati soltanto 23, è gestito da “Infanzia Servizi”, mandataria della lega delle cooperative costruzioni di Livorno, che oltre a riscuotere le rette dei bimbi ed avere a disposizione gratuitamente la struttura, percepisce €140.000 ogni anno per ventinove anni, pari ad € 4.060.000 come contributo alle spese di gestione.
Alla luce di questa generosità, ci si chiede perché l’amministrazione, non abbia pensato di costruire un’aula in più per la materna, invece di darsi da fare per cercare di trovare nuovi iscritti per il nido, proponendo, pur di riempirlo, parità di trattamento tariffario ai figlioli residenti nel vicino comune di Cascina.
Marrica Giobbi, consigliere comunale del gruppo ‘Per i Cittadini’
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