
Il prossimo 22 novembre avrebbe festeggiato centotre anni Alaide Coppini, figura storica del mondo del sostegno alla disabilità a Empoli, fondatrice di Casa Arrighi, in via Meucci a Cascine. Se ne è andata ieri, sabato 16 maggio, nella residenza sanitaria che la ospitava, a Empoli.
Il funerale si svolgerà domani, lunedì 18 maggio, alle 14.30, nella chiesa di Ponzano.
L’amministrazione comunale esprime la massima riconoscenza per una donna che ha saputo essere un punto di riferimento per il mondo del volontariato. Era il 1994 quando Alaide e suo marito Galeno donarono Casa Arrighi al Comune con il chiaro intento di realizzarci una casa famiglia in grado di ospitare la loro figlia Carla e altre persone disabili.
La struttura venne aperta nel settembre 1997 come centro diurno. E proprio da domani, lunedì 17 maggio, quell’abitazione vedrà avviarsi un altro progetto, grazie all’Asl 11 e alla Fondazione ‘Dopo di Noi’, una residenza di cohousing per disabili, nelle prossime ore è previsto il trasferimento.
L’estate scorsa era stato promosso un progetto per ‘iniziative sperimentali in materia di vita indipendente e inclusione nella società di persone con disabilità’ da ‘Dopo di Noi’, assieme alle famiglie di alcuni ragazzi pronti a fruire della struttura per coabitazione.
Era il sogno di Alaide: rendere autonomi ragazzi disabili attraverso la vita in comune all’interno di un appartamento.
Il Comune di Empoli, a cui era stata donata la casa, ora l’ha concessa in comodato d’uso gratuito. Si tratta di una sperimentazione che coinvolge due ragazzi per poi arrivare a ospitarne quattro: un assistente familiare li seguirà per tutto il giorno, coadiuvato da un educatore. Il tutto sarà possibile grazie alla collaborazione della cooperativa Colori. Un obiettivo raggiunto grazie alla benevolenza e lungimiranza della famiglia Arrighi-Coppini. Alaide e Galeno furono promotori, insieme ad altre famiglie, dell’apertura del centro spastici di Villanova.
Alaide era una signora elegante, educata, molto tenace e determinata. Era nata nel 1912, aveva trascorso la sua giovinezza a Virle-S.Amato, nel Comune di Vinci. Il marito, Galeno Arrighi, arrotino a Empoli con un negozio conosciutissimo in via Ridolfi, partì in guerra e tornò dopo 7 anni. Al ritorno la nascita di Carla, bimba con gravi problematiche di salute che la rendono non autosufficiente (morì circa 7 anni fa). Con loro tre anche Arrigo, lo zio di Carla che condivideva con la famiglia emozioni e affetti.
Alaide la ricordano combattiva per sostenere le battaglie per l’AIAS di Empoli (l’Associazione Italiana per l’assistenza agli spastici) così come per cercare di mandare in vacanza, oltre a sua figlia Carla, anche qualche altro ragazzo.
Domani ai funerali parteciperà un rappresentante della giunta comunale per testimoniare quanto Casa Arrighi e la donazione di Alaide e del marito rappresenti una risorsa per la vita sociale e per il volontariato empolese.
Fonte: Comune di Empoli - Ufficio Stampa
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