
Facendo seguito alla denuncia pubblica di un cittadino disabile datata 25 marzo, contenente la richiesta di rimozione delle catene d’accesso al sottopasso ferroviario del centro, ho ritenuto opportuno, sulla base degli eventi, promuovere una interrogazione al Sindaco.
Il cittadino nella sua missiva intimava l’Amministrazione a togliere le catene entro 5 giorni, trascorsi i quali avrebbe provveduto a toglierle a sue spese e con i tutti i rischi, anche penali, conseguenti a detta operazione. Il cittadino stesso, esasperato da tanta inerzia amministrativa, giungeva a sfidare l’Ente a sporgere denuncia a suo carico. Ciò che ho rilevato è che le catene di lì a pochi giorni erano scomparse e che successivamente ne erano state installate di nuove.
Si può pertanto desumere che il Comune non ha preso in considerazione la proposta (non infondata) del cittadino; è stato commesso il reato di danneggiamento da parte di noti o ignoti; son stati spesi quattrini (anche se pochi) e tempo lavoro per ripristinare una barriera architettica. Nella interrogazione aggiungo una serie di incombenze che l’Amministrazione Comunale dovrebbe porre con maggiore energia a Ferrovie dello Stato.
Tra queste citerei la mancanza di un ascensore che consenta l’accesso ai binari ai diversamente abili, peraltro già presente alla stazione di Certaldo, l’accesso al binario 2 dal ponte o da via XXIV Maggio mediante il superamento della scalinata adiacente il sottopasso, il ripristino dell’asfalto tra una sbarra e l’altra del passaggio a livello, il ripristino della recinzione cementizia del vialetto che conduce sempre a Via XXIV maggio e che è molto pericoloso per bimbi e ragazzi visto che è possibile accedere liberamente all’area ferroviaria e ai binari. Non si può fare tutto e subito ma trovo sconcertante che talvolta non si sia la capacità di risolvere problemi a costo zero come nel caso delle catene di accesso al sottopasso.
Il consigliere comunale Vincenzo Tricarico
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