Area costiera, campagna condivisa di Mazzeo e Galletti (PD) sul New Deal 2.0

Pisa e Livorno insieme in campagna elettorale. Unite dalla voglia, concreta e reale, di superare le divisioni di “campanile” lavorando alla realizzazione di un progetto che permetta ad entrambe di essere valorizzate e dare una spinta decisiva alla realizzazione dell’Area Vasta Costiera.

E’ stato questo il senso del dibattito intitolato proprio "La sfida dell’area vasta costiera per una Toscana a un’unica velocità” che al Centrum Sete Sois Sete Luas a Pontedera ha visto ieri sera protagonisti i candidati PD alle regionali Antonio Mazzeo (capolista a Pisa) e Francesco Gazzetti (collegio di Livorno) insieme al professor Paolo Dario (docente della scuola S.Anna) e al segretario toscano del PD Dario Parrini.

“Una campagna elettorale che vede insieme un pisano e un livornese non si è mai vista - ha esordito ironicamente Mazzeo - ma crediamo che sia davvero importante poter ragionare insieme del futuro dei nostri territori per rafforzare l'area vasta costiera in una Toscana che deve viaggiare ad un'unica velocità”.

Da qui la "necessità di uno scatto in avanti” condividendo con Gazzetti “l’impegno a lavorare insieme nel prossimo consiglio regionale per costruire un unico grande territorio e un unico polo di investimenti sulla area vasta costiera che possa da un lato integrare le infrastrutture esistenti come l’aeroporto di Pisa, il porto di Livorno e l’interposto di Guasticce e dall'altro valorizzare il patrimonio di idee e conoscenze che escono dagli atenei pisani e dai poli tecnologici della zona". "Questa zona - ha quindi concluso Mazzeo - è quella che ha subito di più la crisi economica ed è quindi qui che sono assolutamente necessarie le risorse per ripartire. Il Patto per Livorno firmato col governo è un primo passo importantissimo, ora lavoriamo a costruirlo anche per Pisa".

Mazzeo e Gazzetti hanno quindi “sposato” la proposta di un “New Deal 2.0” lanciata dal professor Dario secondo il quale “come Toscana, di fronte a un piano vero e concreto che fondi le sue proposte sulla’alta qualità tecnologica e i processi di innovazione, possiamo ambire legittimamente a chiedere finanziamenti allinterno del piano Juncker della Ue utilizzando i soldi previsti dal cosiddetto 'quantitative easing’ lanciato da Mario Draghi”.

Per far questo, ha spiegato Dario, la Regione dovrà "in primo luogo pianificare imprenditorialmente lo sviluppo in alcune aree, proprio come quella costiera, quindi porsi obiettivi ambiziosi nei confronti dei servizi ai cittadini e a tal fine creare strumenti di verifica basati sulla misurazione reale dei risultati all'interno della prossima legislatura". “Le condizioni per lo sviluppo della Regione ci sono - ha quindi concluso Dario - Il passo successivo da fare è non aspettare che le cose accadano da sole ma porre le condizioni per guidare il processo. Ed è questa la sfida che sono contento sia stata raccolta da questi candidati al prossimo consiglio regionale”.

Concetti, questi, che il segretario toscano del PD Dario Parrini ha infine riassunto. "Pisa e Livorno contaeranno di più in Toscana non se la strategia non si riduce a un rivendicazionismo che può compiacere qualche pancia e riscaldare qualche curva ma non porta sviluppo. La battaglia di queste due città e quindi dell'intera area costiera sarà mettere a sistema le risorse, individuare un obiettivo e farlo diventare oggetto di una mobilitazione collettiva".

Fonte: Ufficio Stampa

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