
Il futuro dell’aeroporto di Peretola è un argomento che tiene sempre banco e s’infervora alla vigilia delle elezioni amministrative. Lo è stato l’anno scorso e lo è anche quest’anno. E non può essere diversamente perché si tratta di uno snodo fondamentale per il futuro di Firenze e di tutta la Toscana.
Personalmente sono per un potenziamento dell’unico polo aeroportuale lungo l’asse Firenze-Pisa: non due scali concorrenziali ma un unico grande hub. Incentiviamo i collegamenti diretti: esiste già la tratta ferroviaria che collega Firenze e Pisa Aeroporto, potenziamo il collegamento su gomma fra Peretola e le stazioni di Santa Maria Novella e Rifredi. Così avviene in tante città europee: ad esempio Parigi collegata direttamente allo scalo di Orly con i mezzi pubblici in mezz’ora treni come avviene in tutta Europa. Grandi città con areoporti adeguati a 30 minuti di treno vedi Parigi..
Anche perché, prima di pensare ad ampliare Peretola, andrebbe fatta un’accurata analisi sull’impatto anche di tutte le opere propedeutiche. Cioè: spostamento delle infrastrutture, rifacimento del sistema di difesa idraulica delle “acque alte” grazie a opere di regimazione e casse di espansione. Prioritaria, inoltre, è la certezza sui tempi di realizzazione.
Infine, un altro passaggio chiave che è finora mancato è il “Dibattito pubblico sui progetti di qualificazione dell’Aeroporto Firenze-Peretola” che, invece, era stato prescritto dal Piano d’Indirizzo Territoriale e i cui risultati dovevano essere inseriti come parere nel procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale. È stato negato anche questo.
Per questi motivi #hoscelto un unico polo aeroportuale lungo l’asse Firenze-Pisa e #hoscelto di stare dalla parte delle Persone e di informale perché devono sapere per poter decidere.
Fonte: Donata Bianchi, candidata PD alle elezioni regionali, collegio Firenze 1.
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