Egidia Arrigoni al liceo Pontormo incontra i ragazzi: "Prima che scrittrice è una madre che racconta la vita del figlio"

Giovedì 7 maggio, nell'auditorium del liceo ''il pontormo'' si è tenuto un incontro con Egidia Beretta, madre di Vittorio Arrigoni.
Vittorio, attivista per i diritti umani in palestina, fu ucciso  il 15 aprile 2011 da Hamas.
La madre ha raccontato la sua vita, la sua umanità nel libro ''Il viaggio di Vittorio''. Ma Egidia, prima di essere scrittrice è stata madre, in questa ottica ha raccontato ai ragazzi la vita del figlio. Già da bambino, Vittorio aveva scoperto la passione per la lettura e per la scrittura e in lui nacque presto la voglia di uscire dai confini, che lui chiamava recinti spinati.
Dopo molti viaggi tra Congo, Sud America, Est-Europa, Arrigoni quasi per caso decide di andare in Palestina. Là, si unì all'International Solidarity Movement e interessandosi alla causa israelo palestinese, diventò presto portabandiera della resistenza non-violenta civile palestinese.
Si interpose coraggiosamente tra i carroarmati e i civili, sali sopra ai peschercci e alle ambulanze gazawe, perchè con un internazionale a bordo ''sparavano lo stesso, ma sparavano meno''.
Vittorio insegnò ad Egidia ad essere paziente e ad ascoltare i suoi sfoghi solo quando si sentiva pronto.Avevano un legame più forte di qualunque altro membro della famiglia e la distanza non fece altro che rinforzare il rapporto.
Egidia, insieme alla sorella di Vittorio, Alessandra, hanno creato la Fondazione Vittorio Arrigoni, che ha a cuore tutte le ingiustizie del mondo e che porta avanti il motto di Vik: ''restiamo umani''.

Simone Sani, studente liceo Pontormo

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