
"Ho 40 anni, abito a Borgo San Lorenzo, sono dipendente di una cooperativa sociale e lavoro come educatore turnista in una comunità residenziale per disabili. Vivo del mio lavoro ed ho sempre considerato la politica come una passione.
Ho iniziato la mia attività nei movimenti studenteschi e poi con il Partito della Rifondazione Comunista.
Sono stato Consigliere provinciale di minoranza fino al 2014 e ho ricoperto in quella istituzione il ruolo di vice presidente della II Commissione consiliare seguendo particolarmente i temi legati al lavoro, ai rifiuti, all’ambiente, ai trasporti e all’edilizia scolastica, mettendo sempre a disposizione dei movimenti, dei comitati e delle vertenze territoriali la mia attività istituzionale.
Sostenitore della strategia “Rifiuti zero”, mi sono opposto fermamente al Piano Interprovinciale dei Rifiuti e alla realizzazione degli inceneritori di Case Passerini, Selvapiana e Testi.
Mi sono occupato di numerose tematiche territoriali: dalla difesa dei diritti dei pendolari e delle linee ferroviarie locali (Faentina, Valdarno e Valdisieve) alla rivendicazione di adeguate risorse e interventi per l’edilizia scolastica (Giotto Ulivi, Chino Chini e Vasari), dalla salvaguardia dei presidi ospedalieri locali (Borgo San Lorenzo e Serristori) al rilancio delle piccole aziende agricole, dell’agricoltura contadina e dei prodotti locali di qualità, dalla tutela paesaggistica alle tematiche ambientali (denunciando con forza i danni e le conseguenze dei lavori per le Grandi Opere sul territorio del Mugello).
Da sempre convinto sostenitore di modelli partecipativi, nel 2001 sono stato tra i promotori del Forum Sociale Mugello che si contraddistinse a livello territoriale come uno strumento di coinvolgimento attivo e di rivendicazione del diritto a decidere dei cittadini nel nome degli interessi comuni.
Oggi come allora, penso che questa sia la questione di fondo: anteporre l’interesse collettivo a quello privato per ribaltare un sistema che ha fallito, che ha diffuso impoverimento, disoccupazione e disperazione pur di garantire grandi ricchezze e grandi privilegi per pochi. Un sistema che oggi, attraverso l’ austerità, le privatizzazioni, i tagli e le richieste di nuovi sacrifici, cerca di rigenerare se stesso, di trovare nuovi ambiti di profitto e di far pagare il conto della crisi ai cittadini.
È per queste ragioni che ritengo necessario un sistema amministrativo di rottura con le politiche liberiste, che punti al rilancio del ruolo pubblico e dei servizi, a nuovi investimenti per un modello economico incentrato sui diritti delle persone e sulla tutela ambientale anziché sul perseguimento dei profitti privati.
Sì, cambiare è possibile, possiamo farlo insieme."
Lorenzo Verdi, candidato nella Lista Sì -Toscana a Sinistra
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