
A molti di voi sarà capitato di chiedersi “avrò chiuso la macchina? “, “avrò spento il gas?”, a molti altri invece sarà capitato di fare un gesto scaramantico quando un gatto nero gli attraversa la strada. Questo certo non basta a poter diagnosticare la presenza di un Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC).
Il Doc è una vera e propria prigione psicologica, che limita gravemente la libertà di chi ne soffre e di chi gli vive accanto. È l’incapacità di tollerare il dubbio e trasformare una probabilità in una certezza.
Il disturbo ossessivo-compulsivo è la malattia degli scrupoli ed è caratterizzato da:
1. ossessioni, idee, impulsi, immagini ricorrenti, pensieri persistenti ed angosciosi, vissuti come intrusivi e inappropriati. La persona che vive questo disagio riconosce che le ossessioni sono un prodotto della propria mente e che non sono imposte dall’esterno.Le ossessioni sono spesso riferite alla paura del contagio (la paura di aver toccato cose contaminanti), al dubbio (“avrò chiuso la porta?” “avrò investito qualcuno senza accorgermene?”), ad impulsi aggressivi (bestemmiare in chiesa o aggredire qualcuno) ed a fantasie sessuali (pensieri ricorrenti a carattere sessuale e pornografico).
2. compulsioni o rituali, ovvero comportamenti (come lavarsi le mani, mettere in ordine le cose, controllare) o azioni mentali (come contare, ripetere frasi, pregare) che la persona si sente obbligata a mettere in atto in risposta ad un’ossessione. Le compulsioni vengono eseguite per prevenire o ridurre l’angoscia generata dall’ossessione: infatti secondo queste persone, se si applicano in modo rigido, con meticolosità e precisione, queste avrebbero il potere di prevenire l’evento o la situazione temuta e paventata dalla ossessione.
Per questo potremmo dire che:
Ossessioni: sono il male, pensieri e immagini negativi da dove inizia tutto “ avrò chiuso la porta?”
Compulsioni: sono la cura, quei comportamenti che combattono il male “controllo e ricontrollo più volte di averla chiusa”
Dubbio: è il condimento diabolico, il male terribile “non sono sicuro di averla chiusa bene”
Diversi tipi di DOC
1. Lavaggio/pulizia : Ossessioni di contaminazione associato a rituali di pulizia ed evitamento.
2. Controllo: ossessioni dubitative associato a rituali di controllo ed evitamento
3. Ordine/simmetria: mettere e rimettere in ordine e non tollerare di vedere le cose fuori posto
4. Accumulo/accaparramento: Ossessioni e compulsioni di raccolta ed accumulo di oggetti
Compromissione del funzionamento sociale e lavorativo
Le ossessioni e le compulsioni possono arrivare ad occupare gran parte della giornata delle persone e possono compromettere l’esecuzione di compiti che richiedono invece attenzione e concentrazione.
Spesso accade che la persona cerca di evitare tutti quegli stimoli attivanti che riguardano l’ossessione: ad esempio, se ho un DOC da contaminazione e in particolare temo di poter contrarre l’HIV dai bagni pubblici, limiterò le mie uscite da casa, farò in modo di trovare tutte le strategie possibili che mi permettano di evitare l’accesso ad un bagno pubblico.
Si tratta di un disturbo bizzarro che genera pensieri e comportamenti che appaiono senza senso a chi li osserva, ma anche alla stessa persona sofferente che, dimostrando logica e razionalità in tutti gli altri campi della sua esistenza, non sa darsi una spiegazione di questo suo modo di fare e teme di essere sull’orlo della follia.
Il significato della ossessione
I soggetti ossessivi interpretano la presenza di pensieri intrusivi come indice della loro diretta responsabilità nel causare danni agli altri o a se stessi, a meno che non intervengono attivamente a prevenirli.
“Avere un pensiero su una azione è come realizzarla; non neutralizzare l’intrusione equivale a desiderare il male che c’è in essa”(Salvkoskis) ; pensare una cosa non equivale a farla o a esserla:
- Ossessione: “se guardo un uomo e penso che è un bell’uomo, significa che sono omosessuale"
- Compulsione "mi impongo di pensare a donne nude per darmi la prova, attraverso l’eccitazione sessuale, di non essere omosessuale”.
Come abbiamo già detto in articoli precedenti, i pensieri sono solo pensieri, non sono realtà assolute a cui dobbiamo credere o dare un peso eccessivo.
Tutti noi abbiamo pensieri negativi, ma ciò che cambia è la risposta: lasciare correre o no!
I motivi principali che portano alla sofferenza le persone con DOC, riguardano il contenuto delle ossessioni ed in particolare:
1. il timore di essere esposti a un pericolo (“potrebbe esplodere la casa”, “potrei contagiarmi”…)
2. il timore di essere responsabili di tale pericolo (“non faccio tutto quello che dovrei per proteggere la mia famiglia e me” “sarebbe colpa della mia superficialità”)
Persone con DOC non tollerano di poter stare nell’incertezza di un possibile rischio, per questo tutto deve essere sotto uno scrupoloso controllo.
Come si può curare il DOC?
Le linee guida internazionali per il trattamento del DOC indicano, oltre alla terapia farmacologica, la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), come terapia di elezione per la cura del DOC.
La terapia cognitivo comportamentale riesce:
• a breve termine: a ridurre la quantità e la frequenza dei sintomi
• a lungo termine: a rendere meno vulnerabile il paziente verso i temi che hanno contribuito allo sviluppo e al mantenimento del disturbo.
La CBT per il DOC è basata sull’esposizione agli stimoli ansiogeni e alla prevenzione delle risposte: il paziente si espone gradualmente agli stimoli che gli procurano ansia e il terapeuta gli insegna alcune tecniche per imparare a tollerare maggiormente l’ansia e prevenire i comportamenti compulsivi successivi.
Parte della terapia sarà anche dedicata alla accettazione del dubbio, del rischio e dell’incertezza.
Il Disturbo ossessivo-compulsivo, se trascurato, può peggiorare e diventare davvero invalidante nella vita sociale, nelle relazioni e nel lavoro, per la persona che ne soffre. E’ quindi necessario valutare seriamente la possibilità di rivolgersi ad un professionista per farsi aiutare a superarlo.
Il DOC nei film e nei telefilm
È possibile trovare molti film che raccontano i sintomi e le difficoltà che questo disturbo comporta come:
• Qualcosa è cambiato: con Jack Nicholson in cui il protagonista soffre di DOC da contagio e ossessioni geometriche e riesce a superare i suoi sintomi grazie alla forza di volontà e ad un incontro importante per la sua vita.
• Il genio della truffa: con Nicholas Cage che ha ossessioni e compulsioni di simmetria, ripetizione e contagio
• Bianco Rosso e Verdone: con Carlo Verdone in cui interpreta i panni del famoso Furio, che assilla la povera Magda con le proprie ossessioni di controllo e precisione.
• The big bang theory: un telefilm in cui Sheldon, uno dei protagonisti, mette in atto ripetizioni numeriche e compulsioni di controllo.
Di seguito un estratto dalla serie, in cui la fidanzata di Sheldon, tenta di liberarlo dalla “compulsione della conclusione”
Nel caso in cui vogliate suggerirci un argomento da affrontare o esporci una vostra problematica o preoccupazione scriveteci a studiopsicologicoilcammino@gmail.com, e noi vi risponderemo o pubblicando la lettera in forma anonima o affrontando la tematica da voi richiesta.
Dania Prestini