Società Canottieri, l’appello del presidente Calussi alle Istituzioni: "Mantenerla nella sede storica"

Cristiano Canussi

Una normativa rischia di far chiudere i battenti ad una delle associazioni dilettantistiche più gloriose e storiche del panorama sportivo fiorentino (e non solo), la Società Canottieri "Firenze", fondata nel lontano 1886 e la cui sede all'ombra del Ponte Vecchio è anche una delle mete più ambite e visitate dal turismo cittadino.

Tale normativa potrebbe infatti costringere il club remiero biancorosso a corrispondere allo Stato un canone per detta sede assolutamente insostenibile per le casse sociali, con conseguente rischio di chiusura di un Circolo che oltre all'attività sportiva dilettantistica da anni svolge anche molteplici attività educative ed assistenziali a favore di bambini, ragazzi e persone diversamente abili.

A lanciare l’appello è stato il presidente della Società Cristiano Calussi, con Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana, Andrea Vannucci, assessore allo Sport e Eugenio Giani, membro del Consiglio nazionale del CONI.

“Vogliamo portare l’attenzione della comunità, città ed istituzioni, su quello che è un grosso problema per la Società Canottieri “Firenze” – ha dichiarato il presidente Calussi -. Paghiamo un affitto allo Stato per questi spazi, il demanio a livello locale si limita ad applicare quella che è una normativa nazionale che sembra essersi dimenticata di realtà come la nostra, che non rientra più tra le realtà che possono godere del canone agevolato”.

Con l’entrata in vigore del DPR n.296/2005 (regolamento concernente i criteri e le modalità di concessione in uso e in locazione dei beni immobili appartenenti allo Stato) all’art.11 (soggetti beneficiari a canone agevolato) è stato previsto che solo le associazioni ivi richiamate possano appunto beneficiare di una consistente riduzione del canone (anche nella misura del 90% del canone effettivo), riduzione che sino ad allora la Società Canottieri Firenze, in forza della previgente normativa, aveva beneficiato.

Con suddetto DPR non sono state più previste le associazioni sportive dilettantistiche – di cui la Società Canottieri Firenze fa parte -, bensì solo le organizzazioni non lucrative di utilità sociale di cui all’art.10 del D.Lgsv.4.12.1997 n.460 (c.d. Onlus) oppure le associazioni di promozione sociale, così regolate dalla Legge n.383/2000.

L’Agenzia del Demanio ha, con comunicazione del Luglio 2014, contestato alla Società Canottieri Firenze di non essere considerata organizzazione non lucrativa di utilità sociale ai sensi dell’art.10, comma primo, lettera a) della L.n.460/1997; da qui il sorgere della grave problematica connessa all’utilizzo della sede storica sociale per la quale l’Agenzia del Demanio ha recentemente avviato una verifica al fine di rideterminare il relativo canone.

“L’aumento del canone – ha continuato Calussi – non è sostenibile per la Società, che vive delle quote dei propri associati”.

“Nel salutare il nuovo Consiglio Direttivo, mix tra esperienza e rinnovamento, affrontiamo insieme questo problema: è dovere delle Istituzioni difendere una realtà così importante per la città, non possiamo consentire che sia lasciata ad un’operazione commerciale – ha dichiarato la vicepresidente della Regione Saccardi -. La Regione è al fianco della Società, attraverso le istituzioni nazionali troveremo una soluzione e insieme vinceremo questa partita”.

“Quando parliamo della Canottieri “Firenze” parliamo di quello che possiamo definire patrimonio immateriale: ciò che si svolge qui rappresenta parte dell’identità di un luogo – ha affermato Giani -. E’ nostro dovere e delle istituzioni salvaguardare questo patrimonio, e fare tutto quello che è possibile auspicando che si trovi una soluzione di buon senso sul piano giuridico e sul piano di ciò che vuole la città”.

“La Canottieri non è sola: siamo di fronte ad una legge generale e astratta che ha però risultati tangibili su realtà che ci stanno a cuore, come in questo caso, che a livello sportivo e di aggregazione ha fatto e continua fare molto – ha concluso l’assessore Vannucci - .Personalmente sono in contatto con l’ufficio legislativo del nostro gruppo parlamentare per capire come affrontare e risolvere questo serio problema che siamo tutti chiamati ad affrontare riguardando una delle realtà più presenti nel tessuto sociale e connettivo della città. Non mancherà quindi il mio personale impegno e quello dell’amministrazione”.

Consiglio Direttivo per gli anni 2015/2016/2017

Cristiano Calussi - Presidente
Piero Spagnoli - Vicepresidente
Francesco Vessichelli - Segretario
Niccolò Bagnoli - Direttore Sportivo
Guido Alberto Gonnelli - Tesoriere
Marco Scaletti - Addetto agli Impianti
Leonardo Galli - Addetto al Materiale
Claudio Merciai - Addetto al Circolo
Stefano Recati - Addetto alle Pubbliche Relazioni
Filippo Cozzi - Collaboratore del Direttore Sportivo
Ugo Franceschetti - Consigliere

Programma del Consiglio Direttivo per il triennio

-   Revisione dello Statuto, necessaria per adeguare la Società ad alcune esigenze attuali, per facilitare l’accesso a nuovi membri esterni e regolare eventualmente un diverso modus per la costituzione dei prossimi Consigli Direttivi. Un’apposita Commissione di Saggi è già al lavoro per individuare gli interventi principali a riguardo.

-   Apertura ai Soci della sede distaccata di Villamagna, attualmente al servizio della sola parte agonistica. La Direzione Sportiva sta studiando un piano per aprirla gradualmente ai Soci, che potranno così sfruttarla per la palestra e come punto di appoggio per la corsa e in futuro, si spera, anche per la voga, così da facilitare la frequentazione della Società anche a quei Soci oggi in difficoltà nel raggiungere la sede storica al Ponte Vecchio per questioni riguardanti l’accesso nella Zona a Traffico Limitato.

-   Affiliziazione alla Federazione Italiana Vela, con apposita sezione aperta all’ombra del Ponte Vecchio.

-   Revisione delle due palestre: nuovi attrezzi e ottimizzazione degli spazi per una miglior gestione delle attività sociali, dei corsi e della squadra agonistica.

-   Adeguamento dei servizi igienici, con accesso ai disabili; nuova disposizione della sauna nello spogliatoio maschile e rifacimento dei bagni e delle docce in quello femminile.

-   Riordino del comparto sportivo in genere, con proposizione di nuove iniziative tutte improntate a far maggiormente diffondere lo sport del canottaggio ad ogni livello e fascia di età.

- Libro storico-fotografico per celebrare i 130 anni della Società, anniversario che ricadrà nel 2016, risalendo la fondazione del circolo al 1886.

Fonte: Ufficio Stampa

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