"Ritengo di dover dare atto all’amico Paolo Londi di essersi inserito nel dibattito sulle prospettive di utilizzo della Villa Medicea nel dopo dismissione dell’OPG, con la preziosità di una memoria storica ricca di puntuali documentazioni , ma c’è un peccato veniale che mi riguarda nella ricostruzione , personalmente perdonato, ma su cui non posso tacere per amore di verità , al fine di non accreditare posizioni diverse da quelle assunte , su cui nessuno può essere interprete autentico del mio pensiero .
Si dice che avrei oggi opinioni diverse rispetto a quando entrambi, sedendo sugli scranni del consiglio comunale nelle file dell’allora Democrazia Cristiana, chiedevamo il recupero della Villa Medicea per altri usi di pubblica utilità .
Non nego quella richiesta , ma mi preme precisare che la DC non era contraria all’OPG sul territorio, inserendo la richiesta nel contesto di un’ubicazione del presidio ospedaliero in altra area debitamente indicata nel Piano Regolatore del Comune.
Non ho mai sposato, né avrei potuto farlo perché contraria alla mia storia personale , alcuna ipotesi di delocalizzazione dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario .
Oggi sono dell’avviso che permanga una scarsa trasparenza istituzionale nel gestire la questione; se è vero che l’ OPG continua pro tempore ad essere ancora attivo in attesa che le REMS siano a regime, è altrettanto vero che atti di indirizzo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del 2012 ( quindi a processo di superamento degli OPG già avviato ) ipotizzavano una futura destinazione carceraria dopo la dismissione del presidio ospedaliero, non sono stati sconfessati da atti di contrario avviso , ed io continuo a sostenere che il carcere a detenzione attenuata non turberebbe la collettività e non è da considerare incompatibile con l’avviamento di un reale processo di recupero ad un uso di pubblica utilità la parte nobile della Villa".
Daniele Bagnai, Gruppo consiliare - Insieme per Montelupo
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