I consiglieri comunali vanno all’attacco sull’accordo raggiunto tra Comuni e Regione: “La decisione di far ricadere i costi sostenuti per un’opera che non verrà realizzata sui cittadini è inaccettabile e grida allo scandalo. Il malloppo lo restituiscano i sindaci responsabili”. “Da Massa a Selvapiana, i disastri del Pd ricadono sempre sulle tasche dei cittadini”. E’ amaro il ommento dei consiglieri di Percorso Comune che attaccano Regione e Comuni per l’accordo di massima raggiunto sull’inceneritore di Selvapiana e che dovrà essere ratificato e applicato nei prossimi mesi.
“La Regione si è impegnata a rivedere la programmazione degli impianti per lo smaltimento dei rifiuti entro il 31 dicembre 2015, valutando se sia necessario o meno realizzare l’inceneritore di Selvapiana – sottolineano i consiglieri - ma ha allo stesso tempo previsto, nel caso l’impianto dovesse essere cancellato dalla programmazione, che i costi fin qui sostenuti dai gestori per la progettazione siano rimborsati attraverso la tariffa” spiegano i consiglieri. Somme – si legge nel protocollo d’intesa - “quantificabili complessivamente in una somma non superiore a euro 3 milioni”. Somme da coprire con una ripartizione tra i Comuni in un unico anno tariffario, “e comunque entro il 30 giugno 2017” si legge nel documento. “Un accordo che non sappiamo quando e se verrà portato nei consigli comunali, ma che grida allo scandalo – attaccano i consiglieri comunali – Più volte negli ultimi anni abbiamo messo in luce insieme ad altre forze politiche e movimenti, la dannosità sia economica che ambientale dell’inceneritore.
Una battaglia che i comitati e i cittadini della Valdisieve e del Valdarno combattono da molti anni, senza mai essere stati presi in considerazione dalla politica e dai vertici delle società miste. Se non addirittura osteggiati e derisi. Ricordiamo ancora le scene patetiche e l’arroganza politica dei membri del Pd nel momento dell’approvazione del piano interprovinciale dei rifiuti. Ma anche il silenzio assordante dei sindaci, tranne rarissime eccezioni, alcuni dei quali divenuti nel tempo presidenti di quelle stesse società miste” ricordano i consiglieri. “Ora il Pd, in cerca di quella verginità perduta, con l’ennesimo colpo di spugna e nel silenzio generale, prova a cancellare gli errori decennali di una classe politica inadeguata, rivalendosi economicamente su quegli stessi cittadini che hanno dimostrato una lungimiranza sconosciuta agli amministratori di allora e in larga parte anche di oggi”. “3 milioni di euro rappresentano una cifra minore rispetto alle tariffe insostenibili che verrebbero applicate nel caso di realizzazione dell’inceneritore, ma è inaccettabile che siano i cittadini a pagare gli errori giganteschi dei sindaci, soprattutto in questo momento di forte crisi economica. Il malloppo – conclude Percorso Comune - lo restituiscano i sindaci responsabili”.
Fonte: Percorso Comune Valdisieve - Valdarno
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