
Quanto siamo consapevoli delle nostre scelte di consumo? Se n'è parlato oggi presso il Centro Studi Nazionale Cisl, durante il convegno “Io voto con il portafoglio – quanto siamo consapevoli delle nostre scelte di consumo”. Adiconsum Toscana nei mesi tra settembre e dicembre ha svolto una indagine conoscitiva al fine di indagare le scelte di consumo dei cittadini toscani.
Un questionario con 18 domande, predisposto in forma cartacea e online, con lo scopo di valutare quanto sia diffusa, tra i cittadini/consumatori toscani la consapevolezza delle scelte di consumo, per arrivare a suggerire possibili percorsi di maturazione nelle scelte, che siano capaci di renderle finalmente etiche. 262 i questionari analizzati da cui emergono risultati importanti: nonostante la crisi abbia cambiato le abitudini di spesa per il 75% degli intervistati, il 61% dichiara di non aver rinunciato alla qualità dei prodotti pur riducendone la quantità.
L'attenzione per la qualità del prodotto acquistato emerge anche dal dato riferito alla preoccupazione dei consumatori sulla possibilità che i prodotti alimentari vengano alterati e che gli stessi processi produttivi possano inquinare il nostro ambiente. Questo spiega la grande attenzione che gli intervistati pongono sulla trasparenza dell'etichetta dei prodotti. Infatti, il 40% dichiara di prestare molta attenzione a quasi tutti i prodotti che acquista.
Tra gli intervistati emerge poi un'elevata fiducia verso il sistema di certificazione sia per quanto riguarda i prodotti biologici sia per quel che concerne i prodotti equo solidali. I prodotti biologici e quelli equo solidali non fanno parte della spesa quotidiana degli intervistati poiché questi vengono ritenuti poco convenienti e soprattutto di difficile reperibilità.
Per la diffusione di un consumo più responsabile appare necessario creare maggiori opportunità di comunicazione e confronto, far conoscere le possibili alternative al consumo di massa presenti sul territorio, come i mercati territoriali che promuovono la filiera corta e i gruppi di acquisto solidale che tramite l'acquisto collettivo, permettono un contenimento di spesa senza diminuire la qualità ambientale e sociale dei prodotti.
Costruire delle alternative al consumo di massa risulta in tempi di “crisi” più che mai importante. Di fronte ad una sempre maggiore difficoltà economica dei cittadini e ad un mercato sempre più aggressivo e competitivo, le scelte di consumo e di risparmio possono essere considerate delle vere e proprie scelte politiche. Esprimere il proprio gradimento verso un'azienda piuttosto che un'altra, perchè opera nel rispetto della sostenibilità economica, ambientale e sociale, non è solo una scelta personale, ma di tutta la società.
“La ricerca ha dimostrato che le potenzialità del potere delle scelte di consumo non sono ancora pienamente diffuse e conosciute, afferma Grazia Simone, Presidente Adiconsum Toscana. “È per questa ragione - prosegue Grazia Simone - che l'obiettivo delle Associazioni dei consumatori, in particolare di Adiconsum, è quello di promuovere campagne di informazione, sensibilizzazione e formazione al fine di far acquisire, ad ogni cittadino/consumatore, la consapevolezza del proprio “potere” di incidere dal basso sul sistema socio – economico così da mettere in pratica la filosofia del voto con il portafoglio.
È inoltre presupposto fondamentale della nostra Associazione quello di fare da trade union tra il cittadino e quelle aziende che producono in modo sostenibile perseguendo, non solo politiche di profitto ma anche e soprattutto fini etici.”
Fonte: Adiconsum Toscana
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